Non c'è solo la normale dialettica fra maggioranza e opposizione a tener banco in Comune a Catanzaro, perché come ormai da tempo noto ci sono anche delle fibrillazioni interne alla stessa coalizione di governo dovute ai nuovi assetti determinatisi in seno a quest'ultima. Tanto che non mancano spesso le richieste di chiarimento, definiamole così con un eufemismo, fra consiglieri di centrodestra, alla guida dell'ente, e assessori.

Nulla di particolare in alcuni casi, ma non pare così quando si parla dei detentori delle deleghe all'Ambiente e Sport Domenico Cavallaro e agli Affari Generali e Personale Danilo Russo. Che da parecchio, soprattutto il primo per la verità, sembrano finiti nel mirino di svariati componenti dell'assise, come premesso anche del loro stesso schieramento o di quanto ne resta, così come di certa stampa. Che non gli risparmia appunti di alcun genere.

Ecco spiegate allora le voci che li vorrebbero fra i 'pericolanti' della Giunta Abramo, in pole per un avvicendamento non appena si dovesse procedere al rimpasto dell'Esecutivo. Sta di fatto, però, come in particolare Russo, intanto meno bersagliato del collega dalle critiche quantomeno mosse in Aula, possa contare sul sostegno di un gruppo, di cui è come ovvio espressione, quello degli aielliani-espositiani che fa - e farà - quadrato intorno a lui.

Una sorta di testuggine che non sarà affatto facile penetrare per tutti gli eventuali non estimatori del medesimo giovane avvocato. Discorso diverso invece per Cavallaro. Che attenzione, però, non è certo - politicamente parlando - figlio di… nessuno, richiamandosi tanto per intenderci alle posizioni dell'ex consigliere regionale Claudio Parente e quindi di fatto vicino al coordinatore provinciale di Forza Italia Mimmo Tallini (assai legato a Parente).

Ma ugualmente un po' meno corazzato rispetto all'altro, anche se non sostituibile con facilità sebbene i tanti che invocano tale provvedimento, spesso indicando cosa non vada nei settori di sua competenza. Una sottolineatura che spesso fatta attraverso i media. Comunque sia, entrambi gli assessori si caratterizzano per un basso profilo con uno stile personale garbato nei confronti degli interlocutori, compresi i più scettici rispetto al positivo espletamento del loro mandato. Circostanza per nulla secondaria che potrebbe contribuire a tenerli al proprio posto, ancora per qualche mese. Almeno fin quando, dopo le Regionali, non si rimescoleranno le carte.