La questione è sentita. E non poteva essere altrimenti. In un paio di giorni – tanto è durato il sondaggio lanciato sulla pagina de ilreggino.it – hanno votato quasi settemila persone. Cittadini interessati alla propria città e che evidentemente prediligono la partecipazione alla rassegnazione, o a semplicemente all’astensione. Abbiamo chiesto ai reggini chi volessero come sindaco della città, atteso che a Reggio l’orizzonte elettorale dovrebbe essere la primavera del 2026.

Abbiamo offerto una rosa di nomi, certamente non esaustiva, che si arricchirà nelle prossime rilevazioni che faremo come tappe di avvicinamento al momento caldo delle candidature vere e proprie, per tastare il polso della cittadinanza e per capire anche in che modo i nostri politici e i loro aficionados si approcciano alle prossime comunali. In questa primo sondaggio d’altra parte non ci sono i nomi di chi aveva annunciato in tempi non sospetti un impegno in prima persona, magari lavorando sottotraccia, e frequentando le conferenze stampa dei vari partiti, rimanendo per così dire in equilibrio.

Ma quel che conta in questa prima rilevazione, è il podio definitosi dopo un’altalena di consensi all’uno e all’altra contendente. D’altra parte tra il primo – il dem Giuseppe Marino – e la seconda – la leghista Tilde Minasi – c’è giusto lo spazio di un punto percentuale.

Il capogruppo del Pd a Palazzo San Giorgio si impone con il 25,96% dei consensi, confermando l’intenzione dello stesso di alzare l’asticella rispetto al suo impegno politico. D’altra parte c’è chi lo dava in direzione Palazzo Campanella e chi in qualche maniera ha cominciato a caldeggiare il suo nome all’interno del Pd in quota Irto e Battaglia. Di certo c’è che se il centrosinistra o anche solo il Pd decidesse di procedere con le Primarie lui ci sarebbe sicuro.

Al secondo posto, dopo essere stata a lungo in cima alla classifica, la senatrice del Carroccio Tilde Minasi che ha totalizzato il 24,92% delle preferenze dei nostri lettori. Un risultato non da poco per lei che si è battuta come un leone fino al momento per ribadire come la Lega abbia tutto il diritto di esprimere eventualmente un candidato sindaco, provando a scalfire lo strapotere di Forza Italia che a queste latitudini guarda dall’alto verso il basso il partito di Salvini. Accostata più volte al redivivo Giuseppe Scopelliti, la senatrice insomma si prende le sue soddisfazioni personali, anche se non sembra pensarla come lei il neo commissario regionale Filippo Mancuso che recentemente ha dato il via libera agli azzurri per la corsa a Palazzo San Giorgio.

A completare il podio c’è una vecchia conoscenza della politica reggina. Massimo Canale può infatti dirsi soddisfatto del suo 17,36%. Non foss’altro perché dalla politica attiva si è allontanato già da qualche anno. Proprio nelle settimane scorse avevamo scritto che l’avvocato stava lavorando sottotraccia con riunioni e incontri anche per capire il gradimento di un suo ritorno in campo. Il risultato potrebbe convincerlo ad uscire allo scoperto, magari puntando alle Primarie.

Con il 13,58% è invece Anna Nucera ad aggiudicarsi la quarta piazza. La dirigente scolastica e pasionaria di sinistra ha da poco presentato le linee guida del suo eventuale programma che vorrebbe scrivere quale risultante del confronto con i cittadini. Si vedrà.

Altro nome illustre di questa prima rilevazione è Demetrio Naccari Carlizzi che ha totalizzato il 7,85% delle preferenze. Anche lui, come Canale, sta lavorando per porre le basi di una candidatura solida nell’alveo del centrosinistra.

Arriva al 4,48% il presidente uscente della Camera di Commercio, Ninni Tramontana, diviso in questo momento tra la riconferma alla guida dell’ente camerale e una suggestione – quella di Palazzo San Giorgio – nata ormai da quasi un anno, anche grazie alla creazione di un’associazione che sta raccogliendo spunti per un programma condiviso per il futuro della città.

Chiudono questa prima rilevazione due big del centrodestra del calibro di Francesco Cannizzaro e Giusi Princi, rispettivamente con il 3,10 e il 2,75%. Campioni di voti nelle passate elezioni, i loro nomi, a dispetto del risultato del sondaggio, rimangono comunque in pole position nel centrodestra. D’altra parte la Princi, dopo l’esperienza in Regione al fianco di Roberto Occhiuto ha raccolto uno straordinario risultato alle ultime europee, mentre Cannizzaro, di recente entrato anche nella segreteria nazionale degli azzurri è unanimemente riconosciuto quale leader del centrodestra reggino e deus ex machina delle prossime decisioni elettorali in riva allo Stretto.