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Massimo 120 secondi a testa per rispondere, domande estratte a caso, una sola possibilità di dire ‘passo’ ed andare all’interrogativo successivo. Il confronto tra i candidati a sindaco di Lamezia Terme organizzato dall’associazione ‘Giornalisti d’azione’ nel parco Peppino Impastato ha avuto un formato snello e piacevole, riuscendo ad affrontare tematiche variegate senza appesantire mai il dibattito. A tenere le redini della serata i giornalisti Saveria Gigliotti e Paolo Giura.
Presenti tutti gli aspiranti primo cittadino. Da Paolo Mascaro a Pasqualino Ruberto, da Nicola Mazzocca a Tommaso Sonni, passando per Giuseppe D’Ippolito e Mimmo Gianturco. Ricorrenti tra le domande estratte alcune tematiche. In particolar modo, è emerso che è forte il bisogno dei cittadini di conosce l’opinione dei candidati sulle infiltrazioni mafiose nelle liste, sia alla luce degli ultimi fatti, che in prospettiva futura. Allo stesso modo, diversi interrogativi riguardavano la trasparenza della macchina amministrativa, la necessità di trovare nuove strategie per oliarla e farla diventare più efficace. Altro argomento focale i rom, le possibili soluzioni per portare a termine l’ordinanza di sgombero del campo di Scordovillo, ma anche visione dei candidati sulle dinamiche di integrazione.
A chiudere la richiesta del candidato del movimento Cinque Stelle D’Ippolito che ha chiesto agli altri candidati di evitare le affissioni abusive in città. Una richiesta la sua a cui nessuno ha risposto.