Nel documento si legge che lo slittamento «si rende necessario in quanto la data prevista per l’istituzione del nuovo Comune appare troppo a ridosso della conclusione dell’iter legislativo»
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«Un altro passo in avanti è stato compiuto in Consiglio. L’emendamento alla legge regionale sulla costituenda città unica Cosenza, Rende e Castrolibero che rafforza la volontà politica già espressa in un precedente documento politico sottoscritto sempre a Palazzo Campanella, con la garanzia del presidente, sulla data di inizio del complesso iter di fusione è stato firmato da Bevacqua, dai capigruppo di maggioranza, oltre che dai consiglieri Iacucci e Caputo e, successivamente, depositato». È quanto si legge in una nota del gruppo del Pd in Consiglio regionale.
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«In buona sostanza – prosegue – gli stessi firmatari del documento politico (Bevacqua, Iacucci, Comito, Crinò, De Francesco, De Nisi, Gelardi, Graziano e Caputo), hanno sottoscritto l’emendamento secondo il quale un rinvio “si rende necessario in quanto la data prevista per l’istituzione del nuovo Comune appare troppo a ridosso della conclusione dell’iter legislativo. Lo slittamento al primo febbraio 2027, rispetto al primo febbraio 2025 risulta congruo per la definizione di un percorso utile alla pianificazione, all’adeguamento, al coordinamento, al consolidamento e all’armonizzazione delle procedure del processo di integrazione”».
«La proposta – si legge ancora nella nota – era stata annunciata dal capogruppo Pd in Consiglio regionale Mimmo Bevacqua in occasione di un convegno organizzato proprio dal gruppo del Pd a Cosenza. Ed era stata condivisa dalle forze sindacali e dagli amministratori intervenuti».
«Grazie all’impegno del gruppo la fusione dei Comuni verrà slittata in avanti – il commento di Mimmo Bevacqua e Franco Iacucci – così da creare le fondamenta solide per la nascita della nuova città. Perché la città unica è nei fatti e il Pd non sarà mai contro la storia e il progresso e il processo di fusione, con i giusti tempi e le corrette procedure, è la strada migliore per il futuro delle comunità di Cosenza, Rende e Castrolibero».