«E’ davvero strano il destino. Antonio Triffiletti, il candidato che ho fortemente voluto ripescare in Consiglio comunale con lo slittamento della lista, dice di volere essere protagonista di una “rivoluzione culturale” accanto quel Sergio Abramo che nel segreto dell’urna ha cercato di sabotare. Siamo in presenza di un ravvedimento record. In soli tre mesi, Triffiletti è passato dal voto al candidato della sinistra Alecci ad una “lettera d’amore” ad Abramo, dettatagli probabilmente dal suo ispiratore. Miracoli della politica». È quanto scrive in una nota Domenico Tallini, coordinatore cittadino Forza Italia Catanzaro evidenziando che in questa rivoluzione, c’è una condizione: «non deve esserci Tallini».

 

«Allo sprovveduto e ingenuo Triffiletti – rimarca - devo solo ricordare che il sottoscritto non rappresenta sé stesso, ma un partito che è stato decisivo non solo per il suo ingresso in consiglio comunale ma anche per le vittorie del centrodestra e di Abramo al Comune e alla Provincia, che venta centinaia di iscritti ed amministratori locali, tra cui i due vice al Comune e alla Provincia, nonché i più consistenti gruppi consiliari nei due Enti. Provi ad immaginare, il “rivoluzionario” Triffiletti il centrodestra di Catanzaro senza Forza Italia». Difficile, a giudizio dell’esponente forzista, che il sindaco pensi di fare a meno di un partito “ben radicato e strutturato”: «Riteniamo improbabile, se non impossibile, che Abramo possa spalleggiare quella che potremmo definire la “rivoluzione dei traditori”, nel mentre la sua vittoria è stata costruita sulla chiarezza e sull’allontanamento dei voltagabbana».

 

Nell’invitare a posizione chiare Domenico Tallini conclude: «La maggioranza al Comune è autosufficiente e, per quanto ci riguarda, non concederà sconti a chi pensa di guadagnarsi improbabili leadership a colpi di indegni tradimenti».