«Io credo che Donato non sia di area centrodestra ma sia un candidato di sinistra. Fiorita è un candidato di sinistra. Wanda Ferro, autorevole candidatura, è una componente di destra che per quanto autorevole sembra fuori dai giochi. L'unica candidatura vera di centrodestra è la nostra. E lo è non solo per il mio percorso alle ultime elezioni regionali, fino a prova contraria rimango ancora un iscritto di Forza Italia». A dirlo è il candidato a sindaco Antonello Talerico a margine dell'iniziativa andata in scena questo pomeriggio al teatro comunale di Catanzaro per la presentazione ufficiale delle liste.

Liste civiche

Cinque a suo sostegno: «Innanzitutto parliamo di civismo, di società civile che abbiamo voluto coinvolgere in una commistione con i partiti politici in senso stretto. Questo perchè alla novità abbiamo voluto integrare l'esperienza. Abbiamo tre uscenti, le liste sono strutturate attraverso quelle che possono essere definite correnti moderate ma di centrodestra. Io credo che tutti abbiano colto la crescita di questa coalizione nelle ultime tre settimane, stiamo facendo un buon lavoro, siamo presenti in tutti i quartieri e devo dire c'è apprezzamento sulla mia persona come candidato a sindaco e quindi un voto disgiunto che sta diventando più incisivo rispetto ad altre candidature».

Voto disgiunto

Proprio sull'invito al voto disgiunto il candidato a sindaco ha chiarito: «Il disgiunto è previsto dalla legge e si può fare. Gli altri hanno fatto le ammucchiate noi siamo costretti a fare una campagna elettorale in qualche modo sempre e solo sul gradimento. Chiedere il disgiunto non vuol dire costringere anche gli altri a farlo. Se la candidatura a sindaco di Antonello Talerico piace e non piacciono le candidature degli altri sindaci non è colpa mia». 

Inchiesta giudiziaria

Il presidente del Consiglio dell'ordine degli avvocati di Catanzaro si è poi appellato al garantismo per commentare i recenti episodi di cronaca che hanno visto coinvolto nell'odierna inchiesta della Guardia di Finanza un candidato inserito in una delle liste a suo sostegno: «Non potevamo saperlo, oggi si è posta questa questione. Io ho sentito il candidato, gli ho detto di stare tranquillo anche perchè come dicono anche gli avversari dobbiamo essere tutti garantisti». Il riferimento è all'operazione condotta dalla Guardia di Finanza sulle presunte irregolarità nell'erogazione dei fondi comunitari per l'agricoltura.

Giunta di alto profilo

Infine, il cadidato ha chiarito il ruolo svolto nella coalizione dall'ex presidente del Consiglio regionale, Domenico Tallini, e dall'ex consigliere regionale, Claudio Parente, ispiratori di alcune liste (rispettivamente Noi con l'Italia e Officine del sud): «Non sono candidati. L'ex presidente del Consiglio regionale ha inteso fare un passo indietro per dare spazio ad una classe dirigente nuova. Le nostre liste non sono procacciatori di voti ma assolvono ad una funzione sociale ben espressa e sono riconosciuti dalla città per essere persone perbene e per avere un ruolo. Dobbiamo avere figure competenti nei vari settori così sarà anche per i componenti della giunta che saranno certamente di alto spessore. Non escludo che nella giunta possa esserci anche il professore Samorì, avendo già dato disponibilità».