Revocata ma poi affidata. È giallo sulla gara d’appalto dei lavori di ripristino della funzionalità idraulica dei canaloni indetta lo scorso dicembre dal Comune di Catanzaro. Il 6 marzo è stata predisposta dall’amministrazione l’apertura delle offerte ma nel corso delle attività preliminari venivano individuate delle incongruenze tali da indurre la commissione giudicatrice di Palazzo De Nobili presieduta dal responsabile unico del procedimento, Giovanni Quattromani, e composta da Eugenio Nisticò e Antonella Cimarosa (testimoni) e con l’assistenza della dott.ssa Anna Mellace (funzioni di segretario verbalizzante senza diritto di voto) a procedere con la revoca della gara.

 

Proprio in una determina dirigenziale risalente allo sorso mercoledì il dirigente del settore Gestione del territorio, Gennaro Amato, ha annotato come le incongruenze rilevate avrebbero potuto “compromettere il regolare funzionamento della gara e l’insorgenza di contenziosi”. Considerata quindi a “titolo di opportunità e cautela la possibilità di procedere alla revoca”, in data 22 marzo l’amministrazione comunale decide di annullare il procedimento. Ma appena una settimana dopo (il 29 marzo) la medesima gara d’appalto viene affidata.

 

A darne notizia è Palazzo De Nobili che con dovizia di particolari spiega come all’appalto, che prevede un importo complessivo di 209mila euro circa, hanno partecipato dieci imprese. “La ditta Edilbotro, con un ribasso del 25,741%, - si legge in una nota - si è aggiudicata la gara d’appalto a procedura negoziata per i lavori di ripristino della funzionalità idraulica e di altre opere idrauliche nelle zone centro, sud ed est del capoluogo”.

 

Luana Costa