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I due nuovi agglomerati urbani da costruire nella zona di Catanzaro Lido a cui si sarebbe dovuto dare il via libera nella seduta odierna di Consiglio comunale sono stati respinti dalla stessa maggioranza che li ha portati oggi in aula. Solo la sospensione della seduta richiesta dopo ore di dibattito dal consigliere di Forza Italia Giovanni Merante ha consentito di tirare la maggioranza fuori dalle secche dell’impasse in cui era precipitata. Il sindaco Sergio Abramo dopo aver riunito i suoi ha infatti deciso di dettare la linea del rigetto dei due provvedimenti a cui si sono uniformati quasi tutti i consiglieri ad eccezione di Filippo Mancuso (Federazione popolare per Catanzaro) e Antonio Mirarchi (Catanzaro da Vivere-Ap) astenuti.
I lavori dell’aula
Il Consiglio comunale si è riunito questa mattina per esaminare l’assestamento generale di bilancio e la salvaguardia degli equilibri di bilancio per l’esercizio 2017/2019, la presa d’atto della comunicazione delle variazioni in termini di cassa al bilancio di previsione finanziario 2017/2019 e ben due provvedimenti di natura urbanistica che, se approvati, avrebbero dato il via libera alla costruzione di due nuovi agglomerati urbani in località Tiriolello e in località Fortuna nel quartiere marinaro. Si tratta di due interventi di edilizia residenziale di notevoli dimensioni: il primo si sarebbe esteso per una superficie di 87mila metri quadrati attraverso la costruzione di circa seicento appartamenti, edifici a destinazione commerciale e direzionali e un asse viario. Il secondo insediamento avrebbe contato su una superficie di 79mila metri quadrati con una capacità abitativa di 451 residenti. Dopo il via libera ai due provvedimenti di natura finanziaria licenziati rispettivamente con 19 sì della maggioranza e 12 no della minoranza e 20 voti favorevoli e 12 contrari, il dibattito si è presto incagliato sui due piani di lottizzazione.
Impasse
È toccato all’assessore all’Urbanistica Modestina Migliaccio relazionare i due provvedimenti, il primo dei quali era già approdato in aula prima dell’interruzione amministrativa imposta dalle elezioni comunali e poi ritirato in extremis dalla stessa maggioranza. Sul piano di edilizia residenziale previsto in località Tiriolello pende infatti una diffida e messa in mora notificata dagli imprenditori all’amministrazione comunale, il quale in caso di mancata approvazione potrebbe innescare una serie di contenziosi con l’ente. L’assessore all’Urbanistica ha infatti precisato che termine ultimo per il varo del piano era stato fissato il 3 agosto ma l’emergere di innumerevoli dubbi e perplessità in seno alla stessa maggioranza non ha favorito la discussione che si è chiusa con il respingimento delle due proposte ad opera del sindaco e dai consiglieri del centrodestra. Il presidente della commissione urbanistica Antonio Mirarchi (Catanzaro da Vivere-Ap) ha infatti espresso fin da subito perplessità legate alle dimensioni del primo dei due interventi che si poneva in contraddizione con il principio di consumo suolo zero approvato con le linee di indirizzo al Psc. Questa la miccia che ha innescato le polemiche dai banchi delle opposizioni che hanno criticato l’assenza di una linea univoca nei confronti dei provvedimenti. Alcuni consiglieri, prima Demetrio Battaglia e poi Giovanni Merante, hanno quindi invocato la sospensione dei lavori per trovare una soluzione condivisa.
Le consultazioni
I gruppi di minoranza non hanno però voluto prendere parte alla consultazione lasciando la maggioranza con il cerino in mano. Al rientro dal faccia a faccia dei sindaco con i capogruppo di maggioranza, Sergio Abramo ha dichiarato senza mezzi termini di non poter votare un provvedimento che avrebbe dato l’avvio ad una cementificazione selvaggia. “Non siamo contro le iniziative private – ha sottolineato – ma per i buoni progetti e questo non lo è”. Il sindaco non ha fatto mistero della presenza di anomalie nelle procedure che hanno accompagnato il piano di lottizzazione in località Tiriolello: la previsione di una parte di edifici in un’area scoscesa e lo scoraggiamento dell’insediamento abitativo nel centro storico con la creazione di nuove residenze nel quartiere marinaro. Per queste ragioni ha annunciato il voto contrario a cui hanno fatto seguito i voti di 17 consiglieri di maggioranza ad esclusione di Filippo Mancuso e Antonio Mirarchi astenuti. La minoranza ha abbandonato l’aula prima del voto.
Luana Costa