«Da componente della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, non appena il sindaco della Città due settimane fa ha annunciato in pompa magna la salvezza finanziaria del Comune grazie ai 200 milioni del Decreto Agosto e anche alla luce dei dubbi immediatamente sollevati dalla stampa locale, ho approfondito con gli atti parlamentari per capirne di più. Purtroppo ho scoperto dati alla mano che Falcomatà ha soltanto millantato, per l’ennesima volta, un mare di falsità alla città: le carte lo sbugiardano». Lo afferma, in una nota, Francesco Cannizzaro, deputato reggino di Forza Italia.

«Falcomatà ha definito ‘emendamento salva Reggio’ un articolo del decreto che in realtà non è per la nostra città, ma è un aiuto per tutti i comuni in grave deficit strutturale. L’emendamento non estingue il debito con denaro a fondo perduto, i 200 milioni non sono per Reggio ma per tutti i Comuni in pre-dissesto e ripartiti secondo un decreto ancora non emanato dal Ministero. Giova inoltre ricordare che la commissione prefettizia che ha retto il Comune di Reggio Calabria prima che Falcomatà si insediasse, ha lasciato una situazione economica certificata da Ministero e Corte dei Conti con un disavanzo pari a 110.918.410,00.

Il comune guidato da Falcomatà negli anni successivi ha ricevuto anticipazioni di liquidità per sostenere il deficit strutturale pari a 258.837.831,63 oltre che un prestito regionale per servizi obbligatori pari a 64.974.388,27; quindi facendo due conti mi chiedo come si fa ad arrivare da 110 milioni agli attuali 400 milioni di disavanzò se in questi anni il Comune ha ricevuto circa 310 milioni di liquidità: una voragine di  milioni dilapidata da quest’Amministrazione non si sa come. Evidentemente il mago Falcomatà, come UdinÍ, avrà fatto qualche magia sui conti del Comune? Oppure - conclude Cannizzaro - c’è qualcuno che lo boicotta anche sui conti?».