«La Calabria oggi compie il suoi primi 50 anni! Il 13 luglio 1970 infatti si riunì a Catanzaro il primo Consiglio regionale per approdare poi in riva allo Stretto, a Reggio Calabria».

 

Così, in una dichiarazione, Jole Santelli, presidente della Regione.

 

«Per celebrare l'avvio del regionalismo – aggiunge Santelli – in Conferenza Stato-Regioni si è stabilito di realizzare degli eventi specifici, rappresentativi di ogni territorio. Anche la Calabria vedrà la realizzazione di incontri per contribuire a raccontare la vita della nostra regione. Una ricorrenza non solo per ricordare quando siamo partiti ma utile a farci capire dove siamo arrivati, oggi, nel processo di unitarietà di una regione che mosse il suo avvio in maniera tumultuosa, con la frattura del moti di Reggio, scoppiati il 14 luglio, all'indomani della costituzione della Regione».

Un sito web per ricordare

I momenti salienti della nascita della Regione Calabria (il 13 luglio del 1970) sono stati delineati in un sito web dedicato a uno dei membri della Commissione Statuto, il medico e politico Giorgio Liguori, morto in un incidente stradale mentre si recava a una seduta del Consiglio regionale.

 

Il sito www.giorgioliguoriperlacalabria.it è stato progettato e realizzato a Perugia da alcuni giovani giornalisti e webmaster calabresi e umbri, ricevendo il patrocinio morale dell'Associazione fra ex consiglieri regionali presieduta da Stefano Arturo Priolo. Questo sito, che negli anni si è arricchito di documenti e testimonianze – viene sottolineato da chi lo ha promosso – vuole «tenere viva la memoria di una importante pagina della storia politica calabrese».

 

«È trascorso mezzo secolo – ricordano ancora i promotori del sito – dal 13 luglio 1970, giorno dell'insediamento del primo consiglio regionale della Calabria, a Catanzaro. Questo evento segnò l'inizio di un aspro scontro sociale culminato nei sanguinosi moti di rivolta di Reggio Calabria per la contesa del capoluogo regionale. Nella città dello Stretto arrivò l'esercito con i carri armati, ma la rivolta fu anche la conseguenza dello stato di completo abbandono e di sottosviluppo socio-culturale, economico-occupazionale e infrastrutturale in cui un popolo fu lasciato per lustri. A questo malessere risposero i primi consiglieri regionali approvando a larghissima maggioranza, nove mesi dopo il loro insediamento, lo Statuto della Regione elaborato dalla preposta commissione presieduta dal consigliere Rosario Chiriano; mentre i primi presidenti del Consiglio e della giunta furono Mario Casalinuovo e Antonio Guarasci».