Ultime frenetiche ore prima della presentazione degli elenchi per le primarie. Al fotofinish arriva il via libera al deposito della seconda compagine. Mimmo Bevacqua decide di andare con Oliverio che schiererà Enzo Bruno capolista a Catanzaro. La strada per il governatore però adesso è tutta in salita
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Alla fine di lunghe trattative con Roma e con i referenti dell’area, alla fine è arrivata la deroga e la Calabria avrà due liste a sostegno della candidatura di Nicola Zingaretti. Oltre a quella che sarà presentata dal gruppo che fa capo al governatore Mario Oliverio e Nicola Adamo, ce ne sarà una seconda che si chiama “Calabria con Nicola Zingaretti”.
Questo secondo schieramento ha come punti di riferimento due ex alleati di ferro di Oliverio e cioè l’ex deputato vibonese Bruno Censore e il consigliere regionale Carlo Guccione. Soltanto alla fine si è sfilata dall’aggregazione l’area di Dario Franceschini con la decisione di Mimmo Bevacqua di schierarsi con gli uomini del governatore dopo uno degli ennesimi incontri avvenuti a San Giovanni in Fiore.
L’ok romano al progetto di Guccione e Censore segna, ovviamente, una pesante battuta d’arresto per le ambizioni del governatore che adesso non ha più l’esclusiva del sostegno a Nicola Zingaretti e vede crescere l’area degli oppositori. Oltre alla lista dei renziani a sostegno della candidatura di Maurizio Martina, dovrà essere fronteggiata anche la seconda lista per Zingaretti. Ovviamente saranno le urne a decretare l’ultima parola, ma al momento sembra che le truppe cammellate di Mario Oliverio, Nicola Adamo e Enza Bruno Bossio corrano il rischio di diventare minoranza nel Pd, dopo il tentativo andato a vuoto di egemonizzare il consenso a Nicola Zingaretti.
Non a caso stanno già cercando di correre ai ripari e in questo senso si può leggere la cooptazione di uno dei renziani di ferro come Enzo Bruno che dovrebbe essere il capolista dello schieramento oliveriano per la provincia di Catanzaro.
I giochi, insomma, stanno diventando durissimi in casa Pd in vista delle prossime primarie. E la conta interna adesso diventa doppia: non conterà soltanto la sfida tra Zingaretti e Martina, ma anche quella tra le due liste a sostegno del governatore del Lazio. E se Oliverio dovesse davvero vedere ridotti i propri consensi, o ancora peggio diventare minoranza nel partito, la conferma della sua ricandidatura diventerebbe davvero ostica oltre a dover passare necessariamente dalle primarie.
Ma a complicarsi sarebbe anche la stessa tenuta della maggioranza in Consiglio regionale dove da mesi si naviga a vista senza la presenza del presidente della giunta, ancora in obbligo di dimora a San Giovanni in Fiore, e sempre più consiglieri di centrosinistra sono pronti ad abbandonare la nave.
Si aspetta intanto il deposito ufficiale di tutte le liste per le prossime primarie per fare il punto definitivo della situazione, ma la partita in casa Pd sarà sicuramente vincente e potrebbe segnare il tracollo della gestione politica Oliverio-Adamo in grado, stavolta, di spaccare anche l’area a sostegno di Nicola Zingaretti.
Riccardo Tripepi