Concessioni balneari

Botta e risposta Salvini-Occhiuto: il ministro snobba la delibera anti Bolkestein, il governatore: «Farebbe meglio a leggerla»

Il leader della Lega chiede «una mano» a Forza Italia sul tema delle proroghe. Il presidente della giunta regionale difende la sua scelta e lancia un messaggio (anche) agli alleati: «Non cederemo al Nord le quote di spiagge inoccupate»

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di Redazione Politica
30 maggio 2024
17:52

Due su due: non bastasse la scomunica dei vescovi sull’autonomia differenziata, la trasferta di Matteo Salvini in Calabria si arricchisce di un botta e risposta con il governatore Roberto Occhiuto su uno dei temi del momento. La polemica sulle concessioni balneari infiamma la campagna elettorale. L’Europa, con il conforto delle sentenze del Consiglio di Stato, chiede l’applicazione della direttiva Bolkestein.

Salvini dà fondo al claim «più Italia, meno Europa» e, assieme al governo, studia da mesi un metodo per prorogare le concessioni. Mentre infuriano dibattito e proteste Occhiuto approva una delibera di giunta che “cancella” la direttiva contestata: la Calabria ha così tante spiagge libere da potersi permettere di non applicare la normativa europea.


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Seguono polemiche e distinguo: le Europee sono alle porte e il tema è caldo. Inizia il ministro delle Infrastrutture dalla visita ai cantieri di Villapiana: «Purtroppo non può essere una singola regione a bloccare la Bolkestein. Occhiuto ci dia una mano come governo nazionale col suo partito a sostenere le proposte della Lega». Come dire: anziché approvare atti che non possono cambiare le cose, Forza Italia si impegni a lavorare con noi.

Occhiuto non lascia passare la battuta. Ringrazia Salvini «per il suo impegno sul Ponte sullo Stretto, sulla Ss 106, sull’autostrada A2, perché il mio governo regionale - anche grazie alla sua azione - negli ultimi 30 mesi ha avuto più risorse che negli ultimi 30 anni». Sull’atto di indirizzo riservato alle concessioni balneari, però, il presidente della giunta tiene il punto e rilancia: «Su leggi regionali e atti amministrativi abbiamo dimostrato che a volte la Calabria fa giurisprudenza, l’ultimo esempio è la vittoria in Corte Costituzionale contro l’impugnativa del governo nazionale che bloccava la possibilità di dare licenze Ncc». Poi illustra la logica della scelta anti Bolkestein: «Sui balneari abbiamo semplicemente affermato che siccome, a differenza che in altre regioni del Nord, la “risorsa spiaggia” da noi non è scarsa - e la Corte di Giustizia europea e il Consiglio di Stato hanno già chiarito che la quantificazione della “risorsa” va fatta a livello territoriale e non nazionale -, in Calabria i vincoli della normativa comunitaria sono già pienamente rispettati».

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Il problema di Salvini è, per Occhiuto, che «evidentemente non ha letto la delibera, che gli manderò volentieri nelle prossime ore. L’atto della mia Giunta è pienamente rispettoso della normativa comunitaria, semplicemente in Calabria non sussistono i presupposti per l’applicazione della direttiva Bolkestein».

Notazione tecnica condita da un messaggio politico chiarissimo: «La Calabria, che ha moltissime spiagge libere, non cederà - come vorrebbe qualcuno - le quote di spiagge inoccupate ad altre regioni del Nord. Abbiamo troppo bisogno di sviluppare il turismo, e per questo, almeno in questa occasione, prendiamo a prestito il motto del fondatore della Lega: padroni a casa nostra».

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