L'assessore al Bilancio replica alle critiche di Aieta e Fragomeni. E ribadisce la necessità di un'azione di risanamento per rispettare le prescrizioni della Corte dei conti
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«Mi sembrano piuttosto incaute e inopportune le dichiarazioni rilasciate dall’ex assessore al Bilancio della giunta Oliverio Mariateresa Fragomeni e dell’ex presidente della II commissione Giuseppe Aieta. Non fosse altro perché sono stati loro, insieme alla maggioranza di centrosinistra, a decidere di non approvare il bilancio di previsione sul finire della scorsa legislatura, lasciando la Regione in esercizio provvisorio».
A sostenerlo è l’assessore regionale al Bilancio Francesco Talarico che difende l’operato della giunta guidata da Jole Santelli e spera che in Consiglio il bilancio di previsione venga approvato in tempi rapidi e con il contributo costruttivo dell’opposizione.
Le differenze con l'Emilia Romagna
«Ovviamente non era prevedibile una situazione di emergenza come quella causata dal diffondersi del Coronavirus – dice ancora Talarico – ma risulta comunque grave e incomprensibile la scelta dell’Amministrazione precedente di non approvare il bilancio. L’Emilia Romagna, Regione che ha votato il 26 gennaio come la Calabria, lo ha approvato per tempo, entro il 31 dicembre dell’anno precedente, mettendo in sicurezza i conti. Voglio rassicurare i calabresi che per i prossimi anni rispetteremo i tempi, approvando la manovra finanziaria regionale entro i termini previsti dalla legge».
«Il presidente Santelli ha usato un’espressione forte come "portare i libri in tribunale" per evidenziare la situazione finanziaria della Calabria non certo rosea – prosegue l’assessore al Bilancio – basta leggere il Defr, il giudizio di parifica della Corte dei conti, e i tagli importanti delle voci di spesa che siamo stati costretti a fare sul bilancio di previsione».
Serve un'azione di risanamento
«Servirà un azione di risanamento che dovrà durare nel tempo e mi auguro che anche le forze di minoranza in Consiglio regionale possano dare il loro contributo per superare l'attuale fase di difficoltà. Esistono realmente delle forti criticità – spiega l’assessore – che riguardano i residui attivi e la gestione dei crediti nei confronti dei Comuni, soprattutto per quel che riguarda il servizio di fornitura idropotabile e di conferimento dei rifiuti. La Corte in maniera puntuale lo ha evidenziato nel 2018, ma tali criticità esistevano da tempo e si sono accumulate negli anni».
«Capiamo le difficoltà finanziarie che vivono i Comuni soprattutto in questo momento di emergenza sanitaria – conclude Talarico - ma dovremmo lavorare in sinergia per trovare anche con il governo nazionale soluzioni finanziarie per il rientro dei debiti ed evitare che gli Enti locali vengano lasciati da soli. Occorrerà molta collaborazione da parte di tutte forze politiche affinché la Regione possa diventare nel prossimo futuro un Ente virtuoso nella gestione delle proprie risorse e non accollarsi, come avvenuto nel passato, i debiti prodotti da altri. Siamo fiduciosi, però, che con lo sforzo di tutti e con un po’ di tempo riusciremo a fornire le risposte che servono ai bisogni dei calabresi».