«Sto leggendo con particolare attenzione le note attraverso cui diversi organi di stampa denunciano, con dovizia di particolari, lo stupefacente immobilismo dell'Amministrazione targata Santelli e gli “orrori normativi” ai quali la medesima Giunta Regionale si è abbandonata nei pochi mesi trascorsi dal suo insediamento». È quanto afferma il consigliere regionale Domenico Bevacqua, capogruppo Pd: «Le analisi, spesso impietose ma aderenti alla realtà – dice - non possono che essere condivisibili ma, a mio modesto parere, necessitano di alcune opportune precisazioni per quanto concerne l’azione della minoranza e, in particolare, del Gruppo Pd. Non ho alcuna riserva nell’affermare, senza tema di smentita - precisa - che il Partito democratico ha utilizzato tutti gli strumenti istituzionali a disposizione per richiamare maggioranza e Giunta a quella concretezza così latitante e così vitale per la Calabria».

L'emergenza Covid

Il consigliere dem spiega:  «Abbiamo incalzato la presidente Santelli su tutti i temi di maggiore e pressante attualità: a cominciare dai reboanti e vuoti annunci della Cittadella sull’emergenza Covid che non hanno prodotto alcuna misura realmente in grado di rafforzare il nostro sistema sanitario e consentirgli di essere pronto nel malaugurato caso di una seconda ondata epidemica. Abbiamo chiesto – evidenzia - una rimodulazione sensata dei Fondi Ue già disponibili, per indirizzarli verso poche e qualificanti azioni, veramente utili per le comunità e i territori».

Le proposte di legge del Pd

Bevacqua ricorda anche i progetti di legge, «da TerraFerma al riordino del comparto Pesca, per indicare nello stimolo ai livelli occupazionali, nella salvaguardia ambientale, nel contrasto efficace al dissesto idrogeologico, i pilastri di un approccio moderno ed in linea con le direzioni più avanzate del dibattito europeo».

Il capogruppo Pd in consiglio regionale ribadisce: «Stiamo conducendo una battaglia senza sconti per evidenziare come, senza risorse e senza personale, scuola e sanità non abbiano futuro. In particolare, per la sanità, abbiamo depositato un progetto di legge per la razionalizzazione delle attività delle aziende del servizio sanitario regionale».

«L'attenzione verso i territori»

Inoltre, «abbiamo proposto un nuovo modello organizzativo che, finalmente, guardi ai territori, avviando e potenziando le Aggregazioni funzionali territoriali (Aft) e le Unità complesse di cure primarie (Uccp), unitamente ai servizi integrati di assistenza domiciliare. Con la stessa tenacia stiamo chiedendo un’azione unanime per giungere all’abolizione del decreto 35 e a un ripensamento alla radice dell’intera logica commissariale. Così come stiamo da tempo sollecitando una parola chiara della Regione Calabria a favore di un utilizzo immediato del Mes».

Il tema rifiuti

Sempre i dem hanno sollecitato «la convocazione di un Consiglio straordinario sul drammatico tema dei rifiuti, perché siamo di fronte a una bomba ecologica e sociale che rischia di deflagrare da un momento all’altro.

Abbiamo più volte e in più occasioni chiesto l'attivazione di un tavolo istituzionale per discutere e decidere cosa chiedere e pretendere dal Governo nazionale attraverso l'utilizzo delle risorse derivanti dal Recovery Fund».

E ancora: «Stiamo cercando in tutti i modi di svegliare le coscienze in merito ai gravissimi pericoli che deriverebbero da un regionalismo differenziato che venisse attuato senza le preliminari perequazioni infrastrutturali e dei diritti sociali».

«Dalla maggioranza solo silenzio»

Un lungo elenco a cuoi la maggioranza ha risposto con «silenzio assoluto».

«E allora – sostiene Bevilacqua - mi sembra evidente che ci sia bisogno di qualcosa di più di una semplice opposizione istituzionale: c’è bisogno di una presa di coscienza collettiva da parte di tutte le classi dirigenti protagoniste nella nostra regione. Sindacati, imprenditori, stampa, attori dei territori: bisogna fare fronte comune per porre termine a un torpore che rischia di dare il colpo di grazia alla nostra terra. La Calabria è preda di piovre, di intoccabili e di sabbie mobili».

«Politica frivola e salottiera»

Al contempo, «la nostra regione ha dentro di sé anche una maggioranza silenziosa che, di una politica inetta, frivola, salottiera ed eticamente discutibile, non ne può più. A questa maggioranza silenziosa si deve dare voce e la possibilità di schierarsi apertamente. La politica presente nelle istituzioni è solo una parte degli attori necessari: il Pd – conclude il consigliere regionale -  vuole rendere protagonisti anche quei mondi vitali, operosi e perbene, oggi distanti dalla vita della Regione.

Per questo rinnoviamo la nostra disponibilità istituzionale per una stagione di collaborazione e di riforme al fine di compiere scelte coraggiose e chiare per il futuro della Calabria».