Il consigliere regionale in un confronto con il titolare del dicastero Beni culturali ha chiesto di intervenire coinvolgendo i ministri interessati per cancellare il Decreto 35 «che ha solo peggiorato la sanità calabrese»
Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
Emergenza coronavirus e sanità in Calabria. Questi i temi discussi dal consigliere regionale Bevacqua con il ministro Franceschini. In una nota: «Ho avuto ieri sera una lunga e cordiale telefonata con il ministro dei Beni culturali e capo delegazione Pd nel governo: ho inteso, innanzi tutto, complimentarmi per il Decreto Liquidità appena licenziato dall’esecutivo nazionale e poi rappresentargli quanto emerso nella riunione streaming tenuta dai consiglieri regionali Pd insieme al commissario regionale del partito Stefano Graziano. Soprattutto – ha evidenziato - gli ho chiesto un interessamento diretto per la cancellazione di quel nefasto Decreto 35 (Decerto Calabria) che non solo non ha prodotto alcun vantaggio per sanità calabrese, già massacrata da dieci anni di commissariamento, ma ne ha aggravato le condizioni, ingarbugliando e rendendone schizofrenica la catena di comando».
A giudizio di Bevacqua: «In un tempo assolutamente emergenziale, com’è quello che stiamo vivendo, la Calabria ha assoluto bisogno di un’attenzione direttamente proporzionale alle mancanze che la affliggono, cominciando dal trasferimento delle risorse strumentali necessarie per garantire la piena efficienza delle strutture ospedaliere e dell’assistenza territoriale. Per quanto concerne, invece, le conseguenze sociali ed economiche della crisi in atto, ho chiesto al ministro di spendersi per il pieno inserimento della Calabria nei piani di investimento per le opere strategiche (alta velocità e 106 in primis), nonché per accelerare la possibilità di rimodulazione e utilizzo dei fondi europei non spesi».
Franceschini ha quindi assicurato di farsi carico di parlare con i ministri interessati, «anche perché questa terra bellissima che è la Calabria ha, da tempo, troppo tempo, maturato il sacrosanto diritto non semplicemente di ripartire dalla situazione precedente all’epidemia, ma di ri-cominciare su basi nuove e salde che le consentano di porsi su un cammino di concreto sviluppo, capace di interessare e vivificare organicamente il suo tessuto socio-economico. Per questo – ha concluso il ministro - sarò vicino al gruppo Pd in consiglio regionale, al suo capogruppo Bevacqua e al commissario Graziano e, per quanto mi compete, sarò al loro fianco nella propositiva azione che li attende».