«Il Tribunale di Catanzaro ha accolto i ricorsi contro la scelta fiduciaria per l'Avvocatura regionale. La bocciatura della nuova coordinatrice non ci sorprende affatto».

Lo sostiene il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Domenico Bevacqua.

 

«Non si possono fare scelte fiduciarie senza selezione né comparazione di curricula. Avevamo, in tempi non sospetti, avvertito la Santelli. Le istituzioni – prosegue Bevacqua – non si possono utilizzare e disfare a proprio piacimento. Non sono in discussione, ovviamente, le capacità e il curriculum dei soggetti incaricati: qui la questione è che, in nome di una manifesta volontà di accentramento di potere, si mortificano le professionalità presenti all'interno della Regione. Invece di coniugare la valorizzazione delle interne energie fresche con una opportuna azione di alta formazione specifica, la presidente della Regione – aggiunge il capogruppo regionale del Pd – preferisce avere pochissimi dirigenti di sua diretta emanazione. Si comprende appieno la maniera personalistica con cui la presidente Santelli usa disporre degli uffici regionali. Una concezione privatistica delle istituzioni che oggi viene bocciata anche dal Tribunale di Catanzaro, non solo dalla politica e dai cittadini».

 

Bevacqua infine chiede che «si proceda da oggi in poi con atti di maggiore trasparenza e legittimità. Per la Calabria e i calabresi, senza mortificare ulteriormente professionisti e istituzioni».