L’Autonomia differenziata al centro della puntata di Dopo la Notizia, la striscia quotidiana di informazione di LaC, durante la quale è intervenuto il capogruppo in Consiglio regionale del Pd Mimmo Bevacqua. Il ministro agli Affari regionali Roberto Calderoli, promotore della legge, ha aperto il 2023 in Calabria incontrando in Cittadella il governatore Occhiuto e presentando la sua proposta.

«Quando si dà lustro a chi come il ministro Calderoli ha scavalcato il ruolo e la funzione della Conferenza Stato/Regioni, presentando un Dpcm senza farlo filtrare proprio dalla Conferenza – che è l’organismo preposto per discutere di tutto ciò -, e senza aver coinvolto il Parlamento, è uno sfregio alla concertazione istituzionale», ha affermato Bevacqua riferendosi, in particolar modo, al governatore Occhiuto.

«Chiederei, più che altro, di fare una battaglia insieme a noi per l’approvazione della legge 42 del 2009, attuata proprio dal suo leader politico Silvio Berlusconi. Se partiamo da quella premessa, noi siamo disponibili ad appoggiare questa battaglia. Invece l’ambiguità di Occhiuto nel merito della questione credo sia un danno per tutto il Meridione». Ha proseguito il capogruppo dem che ricorda: «Fui il primo a promuovere in Calabria un’iniziativa contro l’Autonomia differenziata, allora proposta dal presidente del Consiglio, mio amico, Paolo Gentiloni, che noi calabresi contestammo fortemente».

Ambiguità che però risiede anche nel Partito democratico in quanto anche i governatori regionali di sinistra, uno su tutti Bonaccini dell’Emilia Romagna (che si è candidato alla segreteria nazionale dem ndr.), sembrano fare buon viso a cattivo gioco.

«Il problema dell’Autonomia differenziata è trasversale ai partiti, ai sindacati, alla società civile – afferma Bevacqua -. Bisogna mettere in campo tutte quelle forze sane che credono oggi nel ruolo del Sistema Paese, nel ruolo del Mezzogiorno, della Calabria, per evitare che tutto ciò si verifichi nei prossimi mesi. Se le regioni del Sud contrasteranno in maniera compatta quanto proposto da Calderoli, credo che ne risulterà difficile la realizzazione».

Pd diviso anche sul corso di Medicina all’Unical

Ambiguità che è emersa nel Pd calabrese sulla questione legata all’istituzione dei nuovi corsi di Medicina all’Unical  – che ha provocato non poche polemiche sull’asse Catanzaro-Cosenza -, ma il capogruppo dem in Consiglio regionale ci tiene a precisare: «La nostra posizione è Chiara: in Calabria manca un nuovo piano organico universitario. Con i campanilismi non ci guadagna nessuno».

L’esponente dem è favorevole all’istituzione del corso di medicina all’Unical. Il principale problema però è legato alla creazione del policlinico universitario che, inizialmente, dovrebbe essere associato ai reparti dell’Ospedale Annunziata di Cosenza. «La sfida di Occhiuto sarà quella di trovare le soluzioni per attivare il nuovo ospedale di Cosenza, che potrà diventare il policlinico dell’Unical. Lì misureremo le qualità del gruppo dirigente cosentino e della Calabria».