Il deputato forzista Francesco Cannizzaro ha fatto l’en plein in provincia di Reggio, il presidente della giunta regionale, Roberto Occhiuto, il resto su Cosenza. Il centrosinistra, come al solito, è rimasto a guardare. L’esito delle votazioni dei 40 rappresentanti dell’organo direttivo dell’Arrical, l’Agenzia per l’idrico e i rifiuti calabresi, ha dato ulteriormente conferma di uno scollamento fra il centrosinistra, il Pd in particolare, e i territori. Nonostante sulla carta il fronte progressista vanta un elevato numero di sindaci, a partire da tutti i comuni capoluogo, nella particolare tornata elettorale di Arrical è stato travolto dal centrodestra. Un esito che fa il paio con le elezioni dell’Anci dove alla fine l’ha spuntata la sindaca forzista di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro.

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Normale visto che di riunioni per elaborare una strategia non ne sono state fatte e il Pd nelle dichiarazioni ufficiali si è sdoppiato fra chi chiedeva un rinvio delle elezioni e che, come il consigliere regionale Raffaele Mammoliti, tifava l’immediato superamento del commissariamento dell’Agenzia. Il risultato finale è stato una sorta di stordimento fra i sindaci che non hanno avuto alcuna indicazione dalle varie federazioni provinciali. Un segnale preoccupante per il centrosinistra che, evidentemente, fa difficoltà ad essere punto di riferimento anche per chi si oppone all’attuale amministrazione regionale.

Eppure non sono pochi i sindaci che hanno più di una perplessità sull’Agenzia regionale. Eppure la partita non era affatto di poco conto, visto che Arrical gestirà acqua, rifiuti e depurazione (e i fondi comunitari collegati). Dato il commissariamento della sanità un boccone davvero ghiotto sul piano della gestione. I risultati invece sono sconfortanti con Gianni Papasso a Cosenza uno dei pochi sindaci del centrosinistra che è stato eletto, e in provincia di Reggio il solo Giuseppe Ranuccio, sindaco di Palmi. Lì il Pd non è riuscito nemmeno ad eleggere il primo cittadino di Galatro nella fascia dei piccoli comuni.

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Il centrodestra ora avrà gioco facile per eleggere il presidente che verrà votato appunto dai 40 sindaci dell’organo direttivo. Un profilo che sarà in assoluta simbiosi politica con il direttore generale la cui nomina spetta direttamente al presidente Occhiuto. Ma il cammino non sarà agevole perché i nodi sul fronte idrico sono tantissimi. Cambiato il sistema i problemi restano quelli antichi come dimostra quanto sta accadendo a Vibo Valentia. Il sindaco, Enzo Romeo, ha firmato un’ordinanza per la chiusura oggi di tutte le scuole di ogni ordine e grado. Oltre all’endemica carenza idrica, nelle ultime ore la situazione si è aggravata a causa di un guasto all’impianto di potabilizzazione dell’Alaco, avvenuto nella notte tra sabato e domenica. Resta quindi il dubbio se Sorical, individuata dal commissario dell’Arrical Bruno Gualtieri come soggetto gestore abbia la forza economica per affrontare le gravi emergenze della nostra rete idrica. Rete su cui la società ha la concessione fino al 2032.
Cosa succederà dopo?