VIDEO | Manca solo la nomina del direttore generale per rendere l'ente operativo. Nell'assemblea dei sindaci clima collaborativo, ma solo a parole. Alla fine il centrodestra fa prevalere la logica dei numeri e si elegge il presidente. Niente modifiche allo Statuto
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Sembrava pronta l’intesa sulla scelta del presidente dell’organo direttivo di Arrical, l’agenzia che si occupa di acqua e rifiuti in Calabria. D’altronde lo stesso presidente della giunta regionale, Roberto Occhiuto, che ha presenziato ad entrambe le riunioni aveva mostrato grande apertura verso le parti parlando di un percorso condiviso visto l’importanza delle materie di cui si dovrà occupare Arrical.
Oggi invece il centrodestra si è presentato con il proprio nominativo in tasca e alla fine ha prevalso la logica dei numeri. Nuovo presidente di Arrical sarà quindi il sindaco di Cirò Marina, nonché presidente della Provincia di Crotone, Sergio Ferrari, figura marcatamente legata a Forza Italia. Ai sindaci di centrosinistra è stata proposta come mediazione la scelta del vicepresidente, opzione che però è stata rifiutata anche perché il ruolo è più onorifico che altro. Per questa figura, quindi, si è stabilito un rinvio ma molto probabilmente sarà lo stesso Ferrari a indicare il suo vice magari scegliendolo fra una figura civica in grado di andare incontro anche al nulla osta dei sindaci di centrosinistra.
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C’era, quindi, un clima a parole conciliante, ma nei fatti molto meno. Proprio per evitare la contrapposizione in un organo istituzionale comunque rappresentativo di tutti i sindaci, quelli di centrosinistra si sono astenuti nella votazione. Il dato finale parla di 28 voti a favore per Ferrari, 10 astenuti e due assenti. Nella stessa riunione si è approvato all’unanimità lo statuto, strumento necessario anche per pubblicare il bando sulla scelta del nuovo direttore generale che è di competenza del presidente della giunta regionale.
Occhiuto anche su questo ha espresso la volontà di arrivare ad una scelta condivisa con tutti i sindaci, anche quelli che chiedevano precise garanzie sulle competenze tecniche, e non solo amministrative, del futuro manager. Lo statuto è stato approvato all’unanimità anche se l’emendamento per inserire il voto ponderato nell’organo direttivo dei quaranta, non è passato. Erano stati soprattutto i sindaci delle città capoluogo e di Corigliano Rossano a lamentare una emarginazione delle città principali della Calabria dovuto al criterio dell’uno vale uno.
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Per il momento allo Statuto si sono solo apportate delle piccole modifiche migliorative. Si è strappato però l’impegno di ritornare sulla questione e approntare le modifiche allo statuto in modo da accordarle con la legge nazionale e quella regionale istitutiva di Arrical. Adesso manca solo la nomina del direttore generale. Occhiuto dovrebbe pubblicare a breve il relativo bando e finalmente la rivoluzione in un settore così delicato che da anni di caratterizza da disservizi e buchi nei bilanci della Regione, potrà partire.