Il Coordinamento Giovani Alternativa Popolare di Rende interviene sulla questione “differenziata”.

        

«Alternativa Popolare lo sta dicendo da mesi di come la raccolta differenziata a Rende è solo un altro bluff di Manna. Ancora, una volta, abbiamo ragione, su come i fatti confermano le nostre denunce e le verità che facciamo uscire a galla. C’è una confusione molto forte, infatti, in città per quanto riguarda il problema rifiuti. L’aumento spropositato del costo del servizio totale, non solo quello di Calabra Maceri ma, soprattutto, quello da attribuire al Comune resta un interrogativo sul quale il sindaco deve dare spiegazioni ai rendesi. Infatti, negli anni precedenti tramite la raccolta nei cassonetti, il Comune aveva una spesa di 8 milioni 258 mila circa, mentre con l’avvio della differenziata l’importo è aumentato di 300 mila euro, passando ad una spesa, preventivata per l’anno 2017, di 8 milioni 531 mila euro. Una cifra questa che riteniamo esorbitante, e che non la si può certo giustificare con un servizio qualificato, efficiente ed efficace. Al contrario, stiamo assistendo ad un accordo contrattuale tra la Calabra Maceri e Comune che non funziona, a tasse più alte per i cittadini e ad una città sporca, nonostante la differenziata la fanno i rendesi. La responsabilità di tutto ciò è del dirigente che ha predisposto il bando di gara che è assolutamente incongruente, così come avrebbero dovuto vigilare sul rispetto della clausole contrattuali che, invece, non si stanno rispettando. In più, le previsioni per l’anno 2018, cosi da come stiamo apprendendo dai giornali, sono addirittura peggiori rispetto al 2017 e quindi cosa dobbiamo ancora aspettarci da questa amministrazione comunale? Questa combutta Manna/ Pellegrino, ossia Calabra Maceri/ Comune, che giocano anche al rimbalzo delle responsabilità sulle loro deficienze, ha prodotto solo rovine, scaricando sui cittadini le responsabilità del malfunzionamento del servizio, definendoli, addirittura, incivili. L’inciviltà, invece, sta proprio nel mancato rispetto verso una città che non merita un sindaco che pensa a sprecare il tempo con manifestazioni e sagre paesane e viaggi all’estero con i soldi dei cittadini. A proposito delle 22 isole ecologiche, la cui realizzazione è preventivata in circa 300 mila euro, vogliamo sapere, poi, se questo importo è compreso nel contratto di appalto della Calabra Maceri oppure sono somme che vanno a gravare sulle tasche dei cittadini? Quali sono le altre opere che non sono previste nel contratto di appalto e chi le sta realizzando, quali lo spazzamento ecc.? Chi è il dirigente che sta vigilando sulla bassa qualità del servizio e sul mancato rispetto delle clausole contrattuali? Quale forma di tutela economica e di immagine il Comune sta applicando nei riguardi della ditta esecutrice del servizio? A noi non interessa il rimbalzo delle responsabilità tra amministrazione e Calabra Maceri, ma i cittadini non intendono essere vessati ancor di più per evidenti irresponsabilità di inefficienze e di una gestione allegra che sta portando a questo scempio ecologico su Rende».