L’incontro ha rappresentato una utile occasione per riscoprire la bellezza essenziale della Certosa, nella sua stratificazione architettonica e nella organizzazione degli spazi e, allo stesso tempo, per riflettere sulle necessarie radici spirituali e morali dell’azione politica nella prospettiva del perseguimento del bene comune, al quale gli stessi Certosini, con la loro vita di preghiera, non sono certo estranei.


«Serra San Bruno – ha detto Viscomi – può veramente essere considerato il cuore pulsante della Calabria: non solo per la dimensione spirituale che impregna questi luoghi, ma anche perché qui la bellezza della natura, la vivacità intellettuale, la capacità artigianale e l’impegno imprenditoriale possono veramente fare la differenza e dimostrare che, nonostante tutti i noti problemi, un altro sviluppo della Calabria è possibile, a condizione di volere, e sapere, lavorare insieme per un obiettivo condiviso».

Rafforzare il capitale sociale

I problemi certo non mancano. Infatti, avendo avuto notizia della sua presenza, alcuni sindaci della zona hanno chiesto di incontrare il Vicepresidente per segnalargli l’annoso problema della viabilità, la recente volontà di alcune comunità locali di ritornare nell’alveo della Provincia di Catanzaro e la questione relativa alla presenza massiva di cinghiali sul territorio, pericolosa per le persone e distruttiva per le coltivazioni. «Le condizioni per lo sviluppo di un territorio – ha detto ancora Viscomi - sono fin troppo note e fin troppo ripetute, ed è ormai pure inutile continuare ancora a ripeterle; quello che invece deve essere sottolineato fino alla noia è che la competizione oggi non passa più tra singole imprese ma tra territori capaci di ottimizzare le caratteristiche proprie e peculiari; per questo è necessario rafforzare quello che gli economisti chiamano capitale sociale, l’insieme di relazioni tra cittadini, associazioni, imprese e istituzioni che danno senso e significato ad una comunità».

La Certosa come punto focale dello sviluppo

In questa logica, la Certosa costituisce sicuramente il baricentro intorno al quale ruota la storia di un comprensorio ampio, non limitato alla città di Serra San Bruno, e può costruire il punto focale di un progetto di sviluppo in grado di competere alla pari con altre realtà”. In questa prospettiva, il Vicepresidente ha avuto anche modo di apprezzare il lavoro svolto dal Parco delle Serre, e dal suo Commissario Mimmo Sodaro, per ridare ordine e dignità agli spazi perimetrali della Certosa e per realizzare percorsi ed itinerari in zona, già apprezzati dai molti turisti che hanno visitato, l’estate scorsa, la città di Serra, la Certosa e Santa Maria del Bosco.

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Proposta per un meeting delle religioni

A conclusione dell’incontro, il Vicepresidente Viscomi ha condiviso con il Priore l’idea di realizzare, il prossimo anno, un meeting delle religioni e dei popoli del Mediterraneo. Una proposta già lanciata a Tropea ed al Tavolo Università nel corso di “Cantiere Calabria”: «La Calabria – ha concluso Viscomi- da sempre terra di incroci, incontri, confronti e scontri, può oggi veramente operare per agevolare un più aperto dialogo, una maggiore conoscenza ed una qualche forma di incontro tra le grandi culture che si affacciano sul Mediterraneo, nella consapevolezza che di ponti e non di barriere abbiamo bisogno in questo momento storico».