La notizia del giorno sul fronte delle amministrative di Palazzo dei Bruzi non è solo l'annuncio della candidatura a sindaco di Bianca Rende, ormai da tempo nell’aria e in qualche modo pure preannunciata da una serie di iniziative politiche, propedeutiche proprio alla discesa in campo della leader di What Woman Want. Piuttosto la presenza, alla conferenza stampa di presentazione della candidatura stessa, della deputata pentastellata Anna Laura Orrico, a sottolineare il sostegno verso la consigliera comunale uscente anche del Movimento Cinquestelle.

Spaccatura certificata

Viene così certificata la spaccatura a livello locale dell’alleanza governativa che pure resiste invece nell'ambito del progetto regionale relativo alla corsa di Amalia Bruni. Una presenza discreta ma di sostanza quella dell’ex sottosegretario. Bianca Rende ha preannunciato una coalizione con almeno due liste, aperta però ancora al contributo di chi intende porsi in netta discontinuità rispetto al passato.

Si guarda al centrosinistra

Il raggruppamento si connota di elementi di civismo e si colloca comunque nell’alveo del centrosinistra, anche se distante dalla scelta del Partito Democratico di sostenere la corsa del socialista Franz Caruso. Consigliera comunale uscente eletta nel 2016 proprio sotto le insegne del Pd, politicamente orientata sulle posizioni di Stefania Covello, dopo la breve parentesi di Italia Viva ha imboccato un percorso sostanzialmente indipendente, sempre in contrasto con le scelte dell’amministrazione di Mario Occhiuto.

Il dissenso va raccolto

«La scelta è maturata all’indomani di quella dichiarata dal commissario democrat Francesco Boccia. Il 12 agosto, nell’ultima riunione del tavolo aperto dal suo predecessore Marco Miccoli, ha annunciato di voler sposare la linea del Partito Socialista e di convergere quindi su Franz Caruso, trovando però il solo placet di Articolo Uno – ha spiegato Bianca Rende – Ho allora percepito un profondo dissenso. E il dissenso non si lascia per strada: va raccolto e trasformato in proposta politica. Chi è il miglior candidato a sindaco di Cosenza non lo stabiliscono le segreterie romane, ma gli elettori. La nostra scommessa è quella di misurarci sulla base di un progetto culturale e democratico, di condivisione, in totale discontinuità con il passato».

Coalizione al femminile

Presentati anche i contrassegni dei due schieramenti già parzialmente allestiti. Si tratta di due simboli semplici: Bianca Rende sindaca e Cosenza cresce insieme. I loghi prescelti, disegnati da Aldo Presta insieme a Marina Simonetti, sono caratterizzati da alcuni cerchi colorati che richiamano anche le Olimpiadi: «Perché si vince facendo squadra – aggiunge la candidata alla guida di Palazzo dei Bruzi». La sua sarà una coalizione al femminile e forse potrebbe avere il problema nella rappresentatività dei due sessi in senso contrario rispetto al solito, con la carenza di figure maschili da inserire in lista.

Il tema delle alleanze

«L’unico merito di Boccia – insiste Bianca Rende durante il suo dialogo con i giornalisti – è quello di aver ricompattato il fronte alternativo alle scelte del Pd. Non siamo ancora riusciti ad arrivare ad una candidatura unitaria. Ma i tempi stringono: la nostra non è una fuga in avanti però bisogna rendersi conto che i tempi stringono e gli adempimenti sono molteplici. Se poi non riusciremo a fare sintesi si cercherà una strada comune per il turno di ballottaggio». La presenza di Sandro Scalercio, esponente di Progetto Meridiano che aveva proposto il nome poi ritirato di Pietro Tarasi, lascia intendere una convergenza di questa associazione verso il progetto politico guidato dalla consigliera comunale uscente.

Alla ricerca dell’unità perduta

Meno semplice invece condurre su una strategia condivisa anche Valerio Formisani, già in campo alla guida di Cosenza in Comune, e Sergio Nucci leader di Buongiorno Cosenza. «La nostra idea – ha concluso – è quella di parlare a tutto il centrosinistra senza commistioni con le regionali. Apprezzo le posizioni coraggiose in mio favore assunte da Anna Laura Orrico, un’amica storica di What Woman Want, ma anche di Tesoro Calabria. Pensiamo di poter intercettare i consensi dei sostenitori di Amalia Bruni, di Luigi De Magistris e di Mario Oliverio perché il nostro obiettivo è soprattutto sconfiggere la destra e restituire dignità ai cosentini, calpestata da un’amministrazione incapace di erogare i servizi minimi di cittadinanza».