Il papa nero.

Sia esso colonnello o generale, prefetto o magistrato, carabiniere o finanziere, basta che sia ‘straniero’.

E non importa se sia competente o meno, esperto o meno della materia che deve trattare: l’importante che non sia calabrese.


Ne abbiamo conosciuto a decine: alla Sanità, alla forestazione, agli aereoporti, anche assessori regionali. Li abbiamo utilizzati in quasi tutti i dipartimenti della regione. Come se noi non avessimo tante professionalità e competenze all’altezza del compito, ma quasi sempre ignorate.

Stranieri o papa neri, quasi tutti hanno fallito.

Il bello è che quando vai fuori regione, ma anche all’estero, i calabresi sono dappertutto, quasi sempre dirigente o comunque ai posti di comando.

Quanti manager, direttori generali, primari, prefetti, direttori generali, grandi imprenditori calabresi ho conosciuto in Italia, Svizzera, Germania, Stati Uniti, Argentina, Brasile... in mezzo mondo. Ma in Calabria no! In Calabria li vogliamo ‘stranieri’, papa neri.

Ma non avvertite un senso di vergogna?

Cosa raccontiamo ai nostri ragazzi, ai cervelli in fuga, a quanti hanno conoscenze, formazione e titoli per essere utilizzati nella loro e nostra terra?

Aspettando Strada!

Sono nauseato!