Il segretario della nota sigla sindacale chiede lumi al ministro Provenzano in merito all'avanzamento del progetto dopo le dimissioni del docente Unical dal Comitato di indirizzo: «Ci auguriamo che non si subiscano rallentamenti»
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«Siamo convinti, e lo stiamo dicendo da tempo non sospetto, che la Zona economica speciale sia uno strumento importante per il rilancio dell’economica calabrese. Per questo ci preoccupano le dimissioni del professore Francesco Aiello dal Comitato di indirizzo della Zes e, soprattutto, non ci lasciano tranquilli le motivazioni che sono state poste alla loro base». È quanto contenuto in una nota stampa a firma di Santo Biondo, segretario generale Uil Calabria. Il docente Unical aveva scritto al ministro Paola De Micheli spiegando che: «Non ci sono obiettivi strategici né strumenti per conseguirli». E che pertanto la Zes a Gioia Tauro era da ritenersi «l'ennesima incompiuta calabrese».
«Davanti alla scelta dell’accademico chiediamo al ministro Provenzano, che sta lavorando alacremente alla redazione definitiva del Piano per il Sud e crede fortemente allo strumento Zes per la riparte del Mezzogiorno e dell’intera Penisola - evidenzia Biondo - di darci una mano di aiuto per capire quale sia il reale stato di avanzamento di questo determinante progetto e, soprattutto, per comprendere quali siano le complicazioni insorte e determinanti le dimissioni del professore Aiello. Non vorremmo - coclude il referente regionale Uil - che il progetto Zona economica speciale potesse subire un rallentamento anziché evidenziare il, tanto atteso, acceleramento burocratico funzionale a rendere effettivamente operativa la Zes, le normative e le provvidenze economiche ad essa connesse».