L’Autonomia differenziata è stata al centro di un appuntamento organizzato dal Partito democratico di Vibo Valentia ospitato nei locali di Palazzo Santa Chiara. L'evento è stato aperto e condotto da Giovanni Di Bartolo, segretario provinciale del Pd. Prima dell'inizio dei lavori, ha indirizzato un saluto di benvenuto ai numerosi ospiti il presidente del Sistema bibliotecario vibonese, Fabio Signoretta.

All'incontro sono intervenuti Rocco Colacchio, presidente provinciale di Confindustria, Francesco Tassone, componente del direttivo di Confindustria, Damiano Silipo, professore ordinario di Economia Politica, Rubens Curia, portavoce di Comunità competente, Raffaele Vitale, segretario regionale della Cisl Scuola, Enzo Scalese, segretario generale della Cgil Area Vasta. Sono intervenuti nella discussione Domenico Bevacqua, capogruppo del Pd in Consiglio regionale, e il deputato del M5s Riccardo Tucci. A concludere è stato il senatore Nicola Irto, segretario regionale del Partito Democratico.

Moltissime le tematiche affrontate. Ogni relatore ha messo in evidenza le implicazioni che l’Autonomia differenziata porterebbe nel proprio ambito di competenza: dal punto di vista delle imprese agli aspetti economici e del lavoro, dalla sanità all'istruzione. Nel dibattito sono emerse le criticità di questo disegno di legge e la necessità di costruire una proposta alternativa.

«Relatori di primo piano e interventi molto puntuali. Ancora una volta, una buona partecipazione- ha commentato il segretario provinciale del Pd Giovanni Di Bartolo - Dobbiamo costruire un nuovo rapporto tra Stato centrale e autonomie locali per garantire i diritti fondamentali di ognuno nello sviluppo e nella coesione. Questa è per noi una tappa importante nel percorso di confronto e aggregazione che stiamo portando avanti sul territorio. Il Partito Democratico deve essere uno strumento al servizio del cittadino e l'evento al Sbv ci dice che stiamo andando nella direzione giusta. Ringrazio l’intero gruppo consiliare regionale del Pd per essere stato presente e, in particolar modo, il segretario Nicola Irto per essere intervenuto».