L’esponente del movimento Patto Sociale, Fernando Nucifero, evidenzia come le scuole siano ad alto rischio contagio e critica le disposizione previste dal nuovo piano sulle immunizzazioni
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«I docenti e tutto il personale scolastico certamente non sono considerati tra i “primi” ad usufruire della campagna vaccinale, ma sicuramente non vanno collocati tra gli ultimi costituendo loro nella fattispecie una tipologia professionale vulnerabile da sempre in trincea per garantire un servizio pubblico essenziale per il nostro paese e per il futuro dei nostri giovani qual è quello dell’istruzione».
Fernando Nucifero, componente del movimento civico Patto Sociale, interviene così sulla questione delle priorità vaccinali che ha visto nel nuovo piano elaborato dal commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo, il personale scolastico escluso dalla corsia preferenziale.
«La linea dettata – spiega Nucifero in una nota - seguendo il principio dell’età, prevede come categorie prioritarie gli over 80/70/60 e i soggetti fragili. Pur condividendo la scelta di tutelare le persone più deboli, sarebbe stato il caso di affiancare a questi in caso di disponibilità di vaccini tutto il personale scolastico per garantire un maggiore livello di salute pubblica, soprattutto in questo periodo in cui è stato decretato il massiccio rientro tra i banchi del mondo scuola e in cui la variante Covid -19 rappresenta un nemico “fantasma” in agguato più che mai».
«Come sappiamo – conclude - il luogo di lavoro in cui presta la propria opera il personale scolastico è ad alto rischio di contagio non solo perché frequentato da una quota importante di popolazione ma anche per il tempo che vi si trascorre».