L’ospedale Maria Pia di Savoia di Oppido Mamertina, fiore all’occhiello fino agli anni ‘90 della Piana, oggi è declassato a Casa della salute. La manifestazione di oggi a Oppido Mamertina, con grande partecipazione di cittadini, associazioni e istituzioni, ha testimoniato come al tempo la sanità era al «servizio dei cittadini – si legge in una nota -  mentre oggi, vive una condizione di completo abbandono in un periodo nel quale imperversa una pandemia mortale».

«Un ospedale - ha affermato Aldo Polisena, segretario dell’associazione Città della Piana – che per anni ha garantito una buona sanità soprattutto ai paesi dell’entroterra della Piana».

 

«Abbiamo proposto diverse volte - ha affermato il sindaco Bruno Barillaro - il rilancio dell’ospedale ma abbiamo ricevuto solo silenzi incomprensibili da parte dei commissari e della Regione. Comunque ci siamo attrezzati con l’Asp, a norma dell’ordinanza Regionale, a effettuare i tamponi rapidi ed antigienici». Enzo Mileto a nome di Citta’ della Piana ha ringraziato tutte le associazioni presenti e ha ribadito che dopo Cittanova, Taurianova e Oppido, «saremo presenti negli altri comuni dove esistono strutture ospedaliere inutilizzate».

 

Dopo l’intervento di Vincenzo Vorluni che ha ricostruito la storia del Maria Pia di Savoia e dopo l’intervento della professoressa Antonietta Buonarrigo, la quale ha portato il saluto di tutte le associazioni cittadine, è intervenuto l’onorevole Domenico Giannetta, il quale, anche in qualità di operatore della sanità, ha riconosciuto l’importanza storica dell’ospedale cittadino che oggi potrebbe essere utile alla battaglia contro il Covid-19.

 

L’onorevole si è prefissato di incontrare il nuovo Commissario Longo, che da oggi opera in Calabria su nomina governativa. L’onorevole Marcello Anastasi e il dott. Giuseppe Zampogna, sindaco di Scido, impegnati fuori Regione, hanno fatto pervenire dei messaggi di sostegno all’iniziativa.

 

«Se la gente non ha fiducia nei confronti della classe politica- ha concluso Armando Foci, presidente dell’associazione “Progetto Città della Piana” - è perché vede i politici distanti dalla gente e tutto questo ha portato al disfacimento di sette strutture ospedaliere della Piana, oggi, non utilizzate o sottoutilizzate. Noi vogliamo la costruzione del nuovo Ospedale di Palmi ma sono passati 13 anni e ancora non è stata posata nemmeno la prima pietra ecco perché dobbiamo riaprire le strutture chiuse».