Il consigliere comunale: «In qualunque altra realtà d’Italia e d’Europa che vuole alimentare il turismo questi orari del coprifuoco del suono sarebbero considerati folli»
Tutti gli articoli di Note stampa
PHOTO
«Prolungare i limiti per la musica previsti nei locali e negli stabilimenti balneari di tutto il litorale reggino, da Catona fino a Bocale». È la proposta del Capogruppo di Forza Italia in Consiglio al Comune di Reggio Calabria, Federico Milia, che nelle prossime ore depositerà presso gli uffici comunali preposti una formale richiesta di variazione degli orari consentiti per la movida. Di fatto, Milia, chiede che vengano estesi di qualche ora i limiti ad oggi previsti dal regolamento in vigore da qualche anno nel città metropolitana, con lo stop imposto al rintoccare dell’ 1:30 in punto.
«La musica è un aspetto a dir poco fondamentale per le attività commerciali notturne, soprattutto all’aperto; anzi la definirei imprescindibile compagna dell’estate. In qualunque altra realtà d’Italia e d’Europa che voglia alimentare quel tipo di attività e quindi anche il turismo, quegli orari come coprifuoco del suono sarebbero considerati folli, del tutto insensati. Mi chiedo dunque se qualcuno dell’Amministrazione Falcomatà riflette su ciò che fa e come si possa pensare di appellare Reggio città turistica se mancano le basilari condizioni per alimentare la movida…».
«Vorrei capire che senso abbia progettare isole pedonali e chiudere al traffico un’arteria fondamentale per la viabilità - continua Milia -, se poi sul lungomare e su quasi tutto il litorale i locali smettono drasticamente di lavorare col calare dei decibel».
Ecco perché Milia propone che dal 15 giugno al 15 settembre si prolunghi fino alle 3:30 l’orario consentito per la musica negli stabilimenti balneari e nei locali notturni che siano in possesso delle autorizzazioni previste dagli artt. 68 e 80 del TULPS. Una proposta che potrebbe non trovare d’accordo i residenti delle aree interessate dalla proposta del consigliere comunale, il quale tuttavia non ignora questo aspetto: «Immagino di non trovare il favore di chi abita nelle adiacenze del litorale e dei locali, ma è pur vero che si tratterebbe del sacrificio limitato ad appena un paio d’ore in più e solo temporaneamente, in nome del bene comune, per il rilancio di una Città che sta diventando il fantasma di se stessa. Del resto, i reggini hanno già ben sopportato questi orari – ricorda il Capogruppo di Forza Italia – quando ad inizio anni Duemila Reggio era considerata meta di divertimento per tutte le generazioni di italiani e stranieri».
«Durante l’ultima campagna elettorale, l’estate scorsa per l’appunto, avevo fatto una promessa soprattutto ai più giovani, che avrei portato avanti questa istanza. Pertanto – conclude Federico Milia - mi sento in dovere di rispettare la parola data e spingere per qualcosa che ritengo giusto e lungimirante per cambiare la rotta!».