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La musica dei giovani della città, le testimonianze di chi ogni giorno vive accanto ai poveri e di chi sperimenta sulla propria pelle il disagio di una vita segnata dalla povertà e dalla precaria. E poi la notte in sacco a pelo sotto il cielo, un gesto simbolico e al tempo stesso concreto con cui condividere le storie di tantissimi donne e uomini che non hanno un tetto sotto il quale trascorrere le notti.
E’ stata una grande festa di solidarietà e di amicizia la “Notte dei senza dimora” che si è svolta nella serata di sabato 17 ottobre su Corso Numistrano a Lamezia Terme. Una serata che ha animato il Corso di Lamezia con il concerto degli studenti dell’indirizzo musicale del Liceo Campanella e della giovane band de “I Controvento”.
Ad organizzare l’iniziativa, che per la prima volta si è svolta anche a Lamezia Terme in contemporanea con tante città italiane, la Caritas Diocesana di Lamezia Terme con il patrocinio del Comune e la collaborazione delle associazioni Arci, Fondazione Migrantes, Mago Merlino. Tra i momenti centrali della serata, le testimonianze dei giovani della Missione Belem, che hanno scelto di consacrare la propria vita a servizio del prossimo nella condivisione con gli ultimi della società, e la lettura pubblica della Dichiarazione universali dei Diritti Umani. Storie, tante testimonianze di vita per raccontare una realtà, come quella delle persone senza dimora, che è sempre più radicata anche nella nostra città dove nel 2015 sono state accolte oltre 130 persone nella Casa di Accoglienza delle Querce di Mamre a Sant’ Eufemia e dove ogni giorno alla Mensa Caritas sono serviti circa 100 pasti.
Per Padre Valerio Di Trapani, direttore della Caritas Diocesana di Lamezia Terme “è stato un segnale importante che la nostra città abbia partecipato alla Giornata Mondiale del Rifiuto della Miseria con un’iniziativa che ha voluto mettere insieme le tante espressioni del volontariato e della solidarietà nella nostra città. Ringrazio il Comune per la collaborazione, tutte le associazioni che hanno partecipato, il Liceo “Campanella” di Lamezia Terme con il quale ormai da diverso tempo collaboriamo in varie iniziative, l’ufficio missionaria diocesano e tutti coloro che hanno contribuito a realizzare una bella serata che lancia anche dalla nostra città un messaggio contro la povertà, per una cultura della solidarietà e della “prossimità” contro ogni forma di indifferenza e individualismo. E’ un segnale che va nella direzione di un nuovo modo di pensare il welfare, che la Caritas sta portando avanti a livello nazionale, che ha il suo centro nella comunità: nessuna delega al pubblico, nessun assistenzialismo, ma è tutta la comunità che nelle sue diverse espressioni si mette a servizio di chi è rimasto indietro e lo accompagna verso la piena autonomia economica e sociale”.