A segnalare il fenomeno la rivista ufficiale della Polizia di Stato. Molte aggressioni si consumano soprattutto in alcune comunità integraliste
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La rivista ufficiale della Polizia di Stato, Poliziamoderna, ha pubblicato un articolo che va a segnalare la crescita del fenomeno dei minori costretti ad assistere alle aggressioni commesse in famiglia, “La violenza domestica colpisce sempre più donne straniere”. È questo l’ammonimento del questore che sostiene che «il fenomeno può avere un importante effetto preventivo e dissuasivo». L'articolo continua: «Non è necessaria, - ricorda la polizia - una richiesta della vittima per attivare il procedimento di ammonimento, il questore procede d'ufficio sulla base di una segnalazione al cui autore, se si tratta di un privato, è garantito dalla legge l'anonimato (tranne il caso in cui la segnalazione stessa non sia dolosamente inattendibile)».
Si legge su Poliziamoderna: «Un'attenzione particolare dovrà riguardare le violenze domestiche che si consumano in certe comunità di immigrati e che spesso sono il prodotto di (sub) culture presenti in alcuni Paesi di origine, tanto più difficili da eradicare quanto più difetti la reale integrazione sociale. Coi pretesti di tradizioni, riti e precetti religiosi e obbligazioni familiari, talvolta le donne sono costrette a rinunziare a libertà e diritti costituzionalmente garantiti, obbligate all'uso di capi di abbigliamento rituali non graditi, umiliate e limitate nella loro vita di relazione, indotte a matrimoni forzati e persino sottoposte a mutilazioni dei genitali».
Continua l’articolo: «In questi casi gli strumenti a disposizione del questore si ampliano. Oltre all'ammonimento, c'è la possibilità di sottrarre le vittime alla spirale della paura, garantendo loro, anche se in posizione di irregolare soggiorno, di poter permanere nel nostro Paese. Il permesso consentirà alla vittima di integrarsi e lavorare, assicurando così la sua indipendenza dal soggetto maltrattante. La giurisprudenza, inoltre, ritiene che sia anche possibile procedere all'espulsione di uno straniero ammonito per fatti di violenza domestica».