Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito a Giuseppe Conte l'incarico di formare il governo. Il premier ha accettato con riserva annunciando: «Oggi stesso avvierò le consultazioni con tutti i gruppi parlamentari». «All'esito del confronto mi dedicherò alla stesura del programma con le forze politiche che hanno espresso il sostegno e che ringrazio», ha aggiunto Conte. «Siamo agli albori di una nuova legislatura Ue e dobbiamo recuperare il tempo perduto per consentire all'Italia il ruolo da protagonista che merita. Il Paese ha l'esigenza di procedere speditamente», ha detto e continua: «Non sarà un governo 'contro' ma un governo per modernizzare il Paese e per i cittadini. Realizzerò un governo nel segno della novità è quello che richiedono anche le forze politiche».

Le priorità

Tra le priorità indicate dal premier incaricato la manovra di bilancio: «Mi metterò subito all'opera per una manovra che contrasti l'aumento dell'Iva, tuteli i risparmiatori, dia una solida prospettiva di crescita e sviluppo sociale». Nel suo intervento davanti ai giornalisti ha parlato di «stagione riformatrice, di rilancio, di speranze, che offra al paese certezze». Lavoreremo per «un Paese migliore, un Paese che abbia infrastrutture sicure, reti efficienti, che si alimenti con energie rinnovabili, che valorizzi i beni comuni, che integri stabilmente nella propria agenda politica il benessere eco-sostenibile, che rimuova diseguaglianze di ogni tipo». Sul futuro esecutivo, che nascerà nelle sale di Montecitorio in queste ore nessun dubbio: «Creerò una squadra di lavoro per dare ai nostri figli l’opportunità di vivere in un Paese migliore». 

L’Italia «un Paese di riferimento»

Sul futuro, le idee sono precise:«Deve essere un Paese di riferimento nella protezione delle persone con disabilità, che non lasci che i giovani si disperdano con esperienze all'esterno ma che sia un paese attraente per giovani che sono all'estero, che veda un Mezzogiorno rigoglioso. Un Paese nel quale la pubblica amministrazione non sia permeabile alla corruzione, un Paese con una giustizia più equa ed efficiente dove le tasse le paghino tutti, ma proprio tutti, ma le paghino meno».

«Molto spesso negli interventi pubblici sin qui pronunciati ho evocato la formula di un nuovo umanesimo, non ho mai pensato fosse lo slogan di un governo ma l'orizzonte ideale del Paese». 

Gentiloni: «Inizia l'avventura»

«Vogliamo un governo europeista, una piena democrazia liberale, una svolta green e sociale. Comincia l'avventura. Asticella molto alta, alla larga dai balconi». Lo ha scritto, su Twitter, il presidente del Pd, Paolo Gentiloni.

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