Samengo (Unicef): «Oltre 1,2 milioni di bimbi italiani in povertà»

Il presidente ad un seminario regionale ad Oristano esprime preoccupazione. Abbandono scolastico, condizioni di disagio economico ed emarginazione sociale nel Paese al centro del dibattito

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di Redazione
14 settembre 2019
12:38
Il presidente Unicef Italia Francesco Samengo
Il presidente Unicef Italia Francesco Samengo

«Siamo a poche settimane dalla celebrazione dei 30 anni della Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, ci attendono mesi di iniziative, attività, incontri a tutti i livelli. La Convenzione, pur essendo il trattato sui diritti umani maggiormente ratificato al mondo, non è ancora pienamente attuata, conosciuta e capita. A livello globale in questi 30 anni molti obiettivi sono stati raggiunti. Tuttavia, troppo spesso i diritti di ancora troppi bambini e adolescenti sono a rischio», ha dichiarato il presidente dell’Unicef Italia Francesco Samengo, intervenendo oggi a Oristano al seminario regionale di formazione dell’Unicef Sardegna “Territori in campo per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”, rivolto ad oltre cento volontari provenienti da tutto il territorio regionale.

 


 

«In Italia - ha proseguito il presidente Samengo -  vivono circa 10 milioni di bambini e ragazzi sotto i 18 anni di età. Oltre 1,2 milioni di bambini e bambine vivono in povertà assoluta; il 25,7% dei giovani di età compresa tra i 18 e i 24 non studia non lavora né è inserito in programmi di formazione; inoltre la disparità del livello dei servizi tra le varie zone del paese è allarmante».

 

 

«In Sardegna i minori di 18 anni sono 230.488, rappresentano il 14% rispetto alla popolazione totale, mentre i minori stranieri, rispetto al totale dei minorenni, è il 3,3%. Due sono i temi fondamentali su cui dobbiamo concentrarci. Il primo è l’abbandono scolastico: 18,1 è infatti la percentuale di persone di 18-24 anni che hanno conseguito solo la licenza media e non sono inseriti in un programma di formazione rispetto alla percentuale nazionale del 13,8%. Il secondo riguarda le persone minorenni in condizione di povertà relativa, che sono il 33,3% contro un 21,5% a livello nazionale, mentre le persone di minore età a rischio di povertà ed esclusione sociale sono il 41,3% contro il 32,1% nazionale. Percentuali importanti, numeri dietro cui si nascondono storie di emarginazione, indifferenza, disperazione sociale su cui occorre riflettere anche qui in Sardegna per poter immaginare il tipo di impegno che dobbiamo assumere in futuro. Per questo riteniamo fondamentale chiamare a raccolta, proprio come oggi, tutte le realtà coinvolte e costruire alleanze per migliorare la vita dei bambini e degli adolescenti», ha concluso il presidente Unicef.

 

 

All’incontro di oggi ad Oristano sono intervenuti tra gli altri: il sindaco di Oristano Andrea Lutzu e la Garante regionale dell’infanzia e adolescenza Sardegna Grazia Maria De Matteis; per l’Unicef Italia: il presidente nazionale Francesco Samengo, la responsabile nazionale area Volontari e programmi Chiara Ricci, la presidente del Comitato regionale Sardegna Lisetta Bidoni, la presidente del comitato provinciale di Oristano Paola Brai, il membro del Consiglio direttivo Eleonora Baltolu e il membro del Collegio dei probiviri Paola Manconi.

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