L'allarme è scattato intorno alle 3.40 locali in numerose località. Nel frattempo un generale 'riservista' del Servizio di sicurezza ucraino è stato arrestato mentre cercava di lasciare il Paese e di recarsi in Ungheria
Tutti gli articoli di Italia Mondo
PHOTO
La giornata di ieri è stata caratterizzata dalla notizia del primo attacco in territorio russo dall'inizio del conflitto (Mosca accusa Kiev che smentisce). Nella notte che ha invece portato al 38esimo giorno di conflitto sono tornate a suonare le sirene per attacchi aerei in Ucraina.
L'allarme è scattato intorno alle 3.40 locali (le 2.40 in Italia) in numerose località, tra cui la capitale Kiev e importanti città come Odessa, Leopoli, Dnipropetrosk. Sirene in funzione anche a Kharkiv, Sumy, Rivne, Ternopil, Zhytomyr, Mykolaiv, Cherkasy, Ivano-Frankivsk, Zaporizhia, Chernivtsi, Volyn e Vinnytsia.
2 APRILE
19.25 - «Bombe su ospedale vicino a Kharkiv, evacuati in 70»
Secondo quanto riferisce il responsabile regionale dell'amministrazione militare della Poltava, Oleh Syniehubov, su Telegram l'ospedale di Balakliia, nella regione ucraina di Kharkiv, è stato bombardato dalle forze russe. Una settantina tra medici e pazienti ha dovuto essere immediatamente evacuati. Syniehubov scrive: «Gli occupanti russi colpiscono l'ospedale distrettuale di Balakliia. L'edificio è stato parzialmente danneggiato. Pazienti e personale sanitario necessitano di immediata evacuazione. Stiamo facendo di tutto per salvare le persone».
19.00 - «Liberato il centro abitato di Mykhailo-Kotsiubynske»
Nella regione di Chernihiv le forze armate ucraine hanno liberato il centro abitato di Mykhailo-Kotsiubynske. Ad annunciarlo è il centro operativo di comando 'Nord' delle forze armate ucraine secondo quanto riferisce 'Ukrainska Pravda'.
17.58 - «La polizia in Russia ha arrestato 176 persone che protestavano in 17 diverse città»
La polizia in Russia ha arrestato 176 persone che protestavano in 17 diverse città della Russia contro l'"operazione militare speciale" in Ucraina, rende noto il sito di informazioni legali indipendente Ovd-Info. Una donna vestita da sposa, in bianco, e con un bouquet di fiori bianchi, è stata arrestata a Mosca, dove in totale sono stati fermati in 77.
17.34 - «I russi hanno preso in ostaggio la ragazza che scattò la foto nell'ospedale pediatrico di Mariupol»
Occupanti russi hanno preso in ostaggio Mariana Vyscemyrska, la ragazza diventata famosa per la foto scattata nell'ospedale pediatrico di Mariupol. Lo riporta il giornale ucraino online Obozrevatel. Inizialmente i suoi parenti hanno chiesto di portarla sul territorio controllato dall'Ucraina perché i russi l'avrebbero utilizzata per i loro scopi propagandistici ma ciò non è stato possibile. Lo riferiscono i volontari.
16.44 - «Dal territorio russo sono stati lanciati circa 30 razzi contro l’Ucraina»
«In poche ore, stando ai dati resi pubblici, stanotte dal territorio russo sono stati lanciati circa 30 razzi contro l’Ucraina». Inoltre, «secondo i dati, in Ucraina in questi giorni sono stati uccisi più di 150 bambini. Parliamo, però, solo dei dati ufficiali. Probabilmente, non sappiamo il numero esatto dei bambini uccisi». Lo denuncia l’arcivescovo maggiore di Kiev, Sviatoslav Shevchuk nel 38esimo giorno di guerra in Ucraina.
16.04 - Dieci autobus in arrivo a Mariupol per evacuare domani 500 civili
Dieci autobus in arrivo a Mariupol per evacuare domani 500 civili, in un altro tentativo di fare uscire dalla città assediata le persone che ancora ci vivono. L'iniziativa annunciata oggi su Telegram prevede l'arrivo degli sfollati a Zaporizhzhya, più a nord. Già da oggi avrebbe dovuto essere aperto un corridoio per l'evacuazione dei civili a bordo di mezzi privati, dopo che ieri 3mila persone sono riuscite, da sole, a lasciare la città, ha reso noto la vice Premier Iryna Vereshchuk. Anche la Croce rossa, che ieri ha rinunciato all'operazione, oggi avrebbe dovuto riprovare a portare fuori i civili con un convoglio di mezzi, ma al momento non è ancora chiaro se sarà possibile.
15.19 - 35 vittime dell'attacco missilistico russo contro l'edificio del governatore di Mykolaiv
Il bilancio delle vittime dell'attacco missilistico russo contro l'edificio del governatore di Mykolaiv è salito a 35 morti, ha reso noto il governatore, Vitaly Kim, scampato per caso all'attacco martedì scorso. I soccorritori sono ancora al lavoro per rimuovere le macerie, nella speranza di trovare altri sopravvissuti.
15.12 - «17.800 russi uccisi dell'inizio del conflitto»
I soldati russi uccisi dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina sarebbero 17.800. Almeno secondo quanto sostiene Oleksiy Arestovych, il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky facendo il punto sulla guerra in Ucraina. Dall'inizio del conflitto, inoltre, «sarebbero stati distrutti 631 carri armati, 1.776 veicoli da combattimento corazzati, 54 sistemi di difesa antiaerea, 143 aerei e 134 elicotteri».
14.46 - Mosca: «Riprenderemo dialogo con gli europei quando si riprenderanno dalla sbornia del bourbon americano»
Per Mosca si potrà riavviare un dialogo con gli europei quando si «riprenderanno dalla sbornia del bourbon americano». Lo ha affermato il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov in un'intervista ad un programma che è stata ripresa dalla Tass. «Quando gli europei diventeranno un po' sobri dal bourbon americano - ha detto il portavoce del Cremlino - quando penseranno che dovremmo occuparci noi stessi del destino del nostro continente, dell'Europa, persino dell'Eurasia, allora verrà il momento di rivalutare le nostre relazioni ed entrare in uno stato di dialogo». «Questa non è una prospettiva a breve termine», ha concluso Peskov.
14.30 - Kiev: «Russia muove truppe in Transnistria»
Lo Stato maggiore dell'Ucraina avvisa che la Russia sta effettuando un "ridispiegamento" delle sue forze concentrate in Transnistria, l'entità separatista della Moldova che confina con l'Ucraina. «Abbiamo notato un ridispiegamento delle truppe russe e le divisioni della autoproclamata repubblica di Transnistria per portare a termine azioni di provocazione, dimostrare la preparazione per un'offensiva e possibili azioni militari contro l'Ucraina», si legge in un comunicato dei militari ucraini diffuso dal portale di notizie Topor.
12.40 - Il Papa: «Viaggio in Ucraina è sul tavolo»
È allo studio un viaggio del Papa a Kiev, in Ucraina. Lo ha detto lo stesso Papa Francesco ai giornalisti in volo verso Malta, come riferisce Tv 2000. Bergoglio, claudicante a causa del dolore al ginocchio, è salito e sceso dall’aereo che lo ha portato a Malta con un elevatore apposito. È la prima volta che succede con Francesco. Ai giornalisti in volo che hanno chiesto al Papa sul suo dolore al ginocchio che lo ha costretto prudentemente ad utilizzare un elevatore per salire e scendere dall’aereo che lo portava a Malta, Bergoglio ha risposto che il suo dolore per la guerra in Ucraina è così grande che «in certi giorni il dolore al ginocchio non lo sento proprio».
12.19 - Forti esplosioni ad Enerhodar
Forti esplosioni ad Enerhodar. Dopo la manifestazione pacifica dei residenti della città, quando i manifestanti hanno iniziato a disperdersi, le forze russe hanno iniziato a dare la caccia ai cittadini locali. Nel giro di pochi minuti, la città è stata scossa da esplosioni e bombardamenti massivi. Molti i feriti e le ospedalizzazioni dovute a ustioni per le bombe e i colpi di mortaio. Così riferisce il canale ufficiale telegram di Enerhodar.
11.52 - Ricompensa per i cittadini ucraini che consegnano i mezzi russi catturati
La Verkhovna Rada, il Parlamento ucraino, ha approvato una legge che prevede una ricompensa per i cittadini ucraini che consegneranno i mezzi militari russi catturati. La legge punta a ridurre le conseguenze negative dell'aggressione armata russa contro l'Ucraina e il potenziale di combattimento del nemico, introducendo incentivi.
10.41 - Distrutte le piste aeree Poltava e Dnipro
Le forze armate russe hanno distrutto le piste d'atterraggio a Poltava e Dnipro in Ucraina con attacchi di precisione. Lo ha annunciato il portavoce del ministero della difesa russo Igor Konashenkov, come riporta la Tass.
ORE 9.30 - Oggi 7 corridoi umanitari
Oggi 7 corridoi umanitari, anche a Mariupol Sette corridoi umanitari, incluso un nuovo tentativo per evacuare Mariupol, sono previsti per oggi in Ucraina. Lo ha detto il vice primo ministro dell'Ucraina Iryna Vereshchuk, come riporta il Guardian.
8.26 - Zelensky: «Oltre alla vittoria, il popolo ucraino non accetterà nessun risultato»
Zelensky: «Non accetteremo nessun risultato se non la vittoria. Una vittoria della verità significa una vittoria per l'Ucraina e gli ucraini. Oltre alla vittoria, il popolo ucraino non accetterà nessun risultato». Così il presidente ucraino Volodomyr Zelensky in un'intervista a Fox News.
7.30 - Intelligence Gb: ritiro russo da aeroporto Hostomel
Le forze armate ucraine progrediscono nell'area di Kiev e i russi si sarebbero ritirati dall'aeroporto di Hostomel, uno dei primi obiettivi militari conquistati all'inizio dell'invasione, lo scorso febbraio: lo riferisce nel suo ultimo aggiornamento della situazione in Ucraina l'intelligence del ministero della Difesa britannico.
«Le forze ucraine continuano ad avanzare contro le forze russe in ritirata nelle vicinanze di Kiev. Lungo l'asse nord-ovest, i tentativi delle forze ucraine di avanzare da Irpin verso Bucha e Hostomel sono in corso. Le forze russe si sarebbero ritirate dall'aeroporto di Hostomel, che è stato oggetto di combattimenti dal primo giorno del conflitto. Lungo l'asse orientale, l'Ucraina ha riconquistato diversi villaggi. Quanto all'Est dell'Ucraina, secondo Londra «le forze ucraine hanno messo al sicuro una strada chiave nel Kharkhiv orientale dopo pesanti combattimenti. Questo segue la liberazione di Trostyanets, nei pressi di Sumy, all'inizio di questa settimana».
7.20 - Trovati corpi di civili torturati vicino Sumy
Corpi di civili torturati sono stati trovati a Trostyanets, nella regione di Sumy, nel nord ovest dell'Ucraina. È quanto si legge in un tweet dell'Ukraine crisis media center. La cittadina, che si trova a una ventina di chilometri dal confine con la Russia, è rimasta per circa un mese sotto l'occupazione delle forze armate russe ed è stata liberata nei giorni scorsi dagli ucraini.
6.45 - Tentava fuga in Ungheria, arrestato generale Kiev
Un generale 'riservista' dello Sbu (il Servizio di sicurezza dell'Ucraina) è stato arrestato mentre cercava di lasciare il Paese e di recarsi in Ungheria. Lo riferisce l'agenzia Ukrinform citando il servizio stampa dell'Ufficio investigativo statale.
L'alto ufficiale, a bordo di un suv Mercedes, stava tentando di attraversare illegalmente il confine utilizzando documenti falsi, compreso un certificato di inidoneità al servizio militare. È stato fermato al posto di blocco di Tisza, in Transcarpazia.
Un'enorme colonna di fuoco che brucia un deposito di petrolio a Belgorod, in Russia: è questa l'immagine principale del 37esimo giorno di guerra in Ucraina che, per la prima volta, si è estesa oltre i confini, toccando il suolo del Paese invasore.
4.30 - Russi: raid a Belgorod «peserà sui negoziati». Kiev smentisce l'attacco
Mosca non ha dubbi, è stato un raid effettuato da elicotteri ucraini, che «peserà sui colloqui di pace».
Kiev inizialmente ha risposto in modo ambiguo, salvo poi smentire il suo coinvolgimento diverse ore dopo. La Casa Bianca ha detto di non essere in grado di commentare le accuse del Cremlino contro Kiev per l'attacco contro un deposito di carburante a Belgorod e ha mantenuto la sua attenzione su Mosca, accusando Vladimir Putin per aver «iniziato questa guerra» ed elogiando la resistenza degli ucraini contro la «brutalita' russa non provocata».
«Qui c'e' un solo aggressore e questo e' il presidente Putin e l'esercito russo ai suoi ordini», ha detto la portavoce Jen Psaki, poco prima che Kiev negasse ogni responsabilità.
In ogni caso, il raid di Belgorod ha segnato un'ulteriore escalation sul terreno, dove si continua a combattere su tutti i fronti: a Chernhiv, dove è stato distrutto l'ospedale oncologico di Chernihiv, e intorno a Kiev, dove gli ucraini hanno ripreso il sobborgo di Bucha.
2.55 - Zelensky, almeno 5.000 morti a Mariupol
Almeno 5.000 persone sono state uccise a Mariupol, città assediata dalle forze armate russe. Lo ha detto in un videomessaggio il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, citando le autorità locali come riporta il Guardian. «In città ancora 170.000 persone senza cibo e acqua»