Non c'è solo il botta e risposta social con Valerio Scanu a movimentare queste settimane per Tony Effe. Il rapper romano, uno dei volti più discussi e seguiti della scena trap italiana, sarebbe infatti finito nel mirino della magistratura. L’artista – all’anagrafe Nicolò Rapisarda – risulterebbe infatti indagato dalla Procura per rissa aggravata.

I fatti risalirebbero all’estate del 2023 e sarebbero avvenuti in una nota discoteca della Costa Smeralda, in Sardegna, meta d’elezione per molti vip e volti noti dello spettacolo. Quella notte, Tony Effe, accompagnato da un gruppo di amici, si sarebbe trovato coinvolto in uno scontro fisico con alcuni buttafuori del locale.

Dalle poche indiscrezioni trapelate, sembrerebbe che il gruppo, guidato da Tony Effe, sia stato respinto all’ingresso del club, scatenando una reazione accesa che avrebbe dato il via a un diverbio degenerato rapidamente in rissa. Non sono ancora chiari i motivi che avrebbero portato i buttafuori a negare l’accesso al rapper e ai suoi amici, né se ci siano stati feriti o lesioni rilevanti. Si parla però di “momenti di forte tensione” e di presunti danni arrecati all’ingresso del locale.

Per ora, né Tony Effe né il suo entourage hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali. Il silenzio assoluto dell'artista alimenta ulteriormente la curiosità su una vicenda che potrebbe avere ripercussioni non solo a livello legale, ma anche mediatico, considerando la popolarità del protagonista.

A distanza di quasi due anni dai fatti contestati, la Procura avrebbe notificato l’avviso di garanzia lo scorso 10 marzo a Tony Effe e ai suoi legali, chiudendo così una lunga fase di indagine preliminare. Sempre secondo le indiscrezioni, oltre al rapper sarebbero indagate anche altre due persone, appartenenti alla sua cerchia di amici e presenti quella sera fuori dal locale.

Al momento gli inquirenti mantengono il massimo riserbo sulla dinamica precisa della rissa e sul materiale raccolto a supporto dell’accusa, ma l’ipotesi formulata è di “rissa aggravata”, una fattispecie di reato che prevede pene più severe rispetto alla semplice colluttazione.

Nonostante Tony Effe stia vivendo un periodo di grande esposizione mediatica, con singoli ai vertici delle classifiche e una tournée molto seguita, questa nuova grana giudiziaria rischia di oscurare – almeno temporaneamente – i suoi successi musicali. Già abituato alle polemiche e a una certa dose di controversie pubbliche, il rapper ora si trova davanti a una situazione ben più seria.

Il pubblico, abituato ai suoi modi provocatori e ai toni sopra le righe dei suoi brani e dei suoi post, aspetta di capire come Tony Effe deciderà di gestire questa vicenda. Non è escluso che, nelle prossime settimane, il diretto interessato scelga di commentare pubblicamente i fatti, anche solo per chiarire la sua posizione.

La carriera di Tony Effe, frontman della Dark Polo Gang e oggi protagonista di una fortunata carriera solista, è da sempre legata a uno stile di vita e a un immaginario che fanno del caos e della ribellione il proprio marchio di fabbrica. Ma questa volta, a differenza delle solite polemiche da social o delle provocazioni sul palco, il rapper deve fare i conti con la giustizia.

Il procedimento è ancora alle prime battute, ma se le accuse dovessero essere confermate e si dovesse arrivare a un processo, Tony Effe potrebbe ritrovarsi ad affrontare non solo una battaglia legale, ma anche una sfida alla sua immagine pubblica e alla sua carriera.

Per il momento, la situazione resta in sospeso, in attesa di eventuali sviluppi e, soprattutto, di una presa di posizione da parte di Tony Effe e del suo team legale.