Il tribunale di Pescara ha comminato 2 anni e otto mesi al sindaco Luchetta per la morte di 29 persone tra ospiti e dipendenti dell’hotel distrutto da una valanga nel 2017. Dichiarati non colpevoli l’ex prefetto e l’ex presidente della Provincia
Tutti gli articoli di Italia Mondo
PHOTO
Due anni e otto mesi al sindaco di Farindola (Pescara) Ilario Lacchetta. Questa la sentenza di condanna pronunciata dal gup del Tribunale di Pescara Gianluca Sarandrea per la tragedia dell'Hotel Rigopiano di Farindola, travolto e distrutto, il 18 gennaio 2017, da una valanga, evento in cui morirono 29 persone fra ospiti e dipendenti.
L'accusa aveva chiesto per Lacchetta, sindaco attuale e all'epoca del disastro, 11 anni e 4 mesi. Assolti, invece, l'ex prefetto di Pescara Francesco Provolo e l'ex presidente della Provincia Antonio Di Marco e altre 23 imputati.
Tragedia di Rigopiano | «L’hotel doveva essere chiuso e la strada sgomberata»: chieste condanne per oltre 150 anni
Sono, infatti, 25 le assoluzioni e cinque le condanne decise del gup di Pescara. I 30 imputati tra amministratori e funzionari pubblici, oltre al gestore e al proprietario della struttura, erano accusati a vario titolo dei reati di disastro colposo, omicidio plurimo colposo, lesioni, falso, depistaggio e abusi edilizi. Caos in aula dopo la lettura della sentenza. Molti parenti urlano e contestano la decisione del giudice.
«Vergogna vergogna. Ingiustizia è fatta. Assassini. Venduti. Fate schifo». Queste le urla dei parenti delle vittime alla lettura della sentenza. Alcuni parenti delle vittime sono stati trattenuti a stento dalle forze dell'ordine. Il legale delle famiglie vittime: «Sentenza dolorosa, i pm cerchino altri colpevoli»
«29 morti, nessun colpevole (o quasi). Questa non è giustizia, questa è una vergogna. Tutta la mia vicinanza e la mia solidarietà ai famigliari delle vittime innocenti». Lo dice il vicepremier e ministro Matteo Salvini dopo la sentenza sulla tragedia di Rigopiano.