Anomalie captate dalla Marina militare Usa nell’area in cui stava operando il batiscafo che si era immerso nelle profonde acque dell’oceano per perlustrare il relitto del Titanic
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La Casa Bianca ha espresso «vicinanza alle famiglie delle cinque persone che hanno perso la vita sul Titan», il sommergibile disperso da domenica nell'Oceano Atlantico, dove avrebbe dovuto raggiungere il relitto del Titanic ad una profondità di 3.800 metri. A bordo si trovavano l'uomo d'affari pachistano Shahzada Dawood e di suo figlio Suleman, il miliardario britannico Hamish Harding, il numero uno dell'azienda proprietaria dell'imbarcazione - la OceanGate Expeditions - Stockton Rush, e il pilota di sommergibili francese Paul-Henry Nargeolet. All'origine dell'incidente, in base alle prime ricostruzioni, una perdita di pressione che avrebbe causato una catastrofica implosione e la morte istantanea di tutti e cinque i passeggeri.
In una nota si legge che «negli ultimi giorni hanno attraversato un calvario straziante e li teniamo nei nostri pensieri e nelle nostre preghiere». La Casa Bianca ha quindi voluto esprimere il suo ringraziamento nei confronti dei sub e di tutti coloro che hanno partecipato alle ricerche del batiscafo disperso da domenica scorsa, quando si era immerso per perlustrare il relitto del Titanic. Alcuni rottami riconducibili al Titan erano stati poi individuati nell'area attenzionata dalle ricerche.
«Vorremmo anche ringraziare la Guardia Costiera degli Stati Uniti, i nostri partner canadesi, britannici e francesi e tutti coloro che hanno partecipato alle operazioni di ricerca e salvataggio», prosegue la nota della Casa Bianca, aggiungendo che «questa è stata una prova dell'abilità e della professionalità che gli uomini e le donne che servono la nostra nazione continuano a dimostrare ogni singolo giorno».
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I rumori rilevati dalla Marina militare
La Marina militare americana aveva rilevato già domenica, poche ore dopo l'immersione del Titan, i rumori della sua implosione. E questo grazie a un meccanismo top secret con microfoni subacquei di cui è in dotazione per rilevare la presenza di sommergibili nemici. Lo scrive il Wall Street Journal citando a condizione di anonimato funzionari che sono stati coinvolti nella ricerca del batiscafo disperso.
«La Marina degli Stati Uniti ha condotto un'analisi dei dati acustici e ha rilevato un'anomalia coerente con un'implosione o un'esplosione nelle vicinanze di dove stava operando il sommergibile Titan quando le comunicazioni sono state interrotte», ha detto un funzionario al Wall Street Journal. La Guardia Costiera americana ha dichiarato di aver trovato il relitto del sommergibile vicino ai resti del Titanic, che si trova a 3.800 metri sotto il livello del mare.