Ieri la conquista di Damasco da parte dei ribelli e la fuga di Assad. Biden: «Sappiamo che l'isis cercherà di approfittare di qualsiasi vuoto per ristabilire le proprie capacità: non lo permetteremo»
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epa11764538 Supporters of the Syrian opposition residing in Turkey wave the Syrian flag of the opposition and celebrate the rebel take over of Damascus in Ankara, Turkey, 08 December 2024. Syrian rebels entered Damascus on 08 December 2024 and announced in a televised statement the 'Liberation of the city of Damascus and the overthrow of Bashar al-Assad,' as well as the release of all the prisoners. The rebels also urged the Syrian armed forces to leave Syrian public institutions, which will stay under the control of the outgoing Syrian prime minister until the official handover ceremony. EPA/NECATI SAVAS
Il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha convocato oggi una riunione straordinaria sulla Siria. Lo riferiscono fonti diplomatiche all'agenzia France Presse. L'incontro è in programma alle 15 ora locale, le 21 in Italia.
«Dopo 14 anni di conflitto, il popolo siriano ha finalmente motivo di sperare. Gli Stati Uniti sostengono fermamente una transizione pacifica del potere verso un governo siriano responsabile attraverso un processo inclusivo guidato dalla Siria». Lo ha scritto il segretario di Stato americani Antony Blinken in un post su X.
Le forze di terra israeliane hanno attraversato nel fine settimana la zona demilitarizzata al confine tra Israele e Siria e sono entrate nel Paese per la prima volta dalla guerra dello Yom Kippur dell'Ottobre 1973: lo scrive il New York Times, che cita due anonimi funzionari israeliani.
Il dispiegamento è avvenuto nel mezzo dell'avanzata dei ribelli che ieri hanno conquistato Damasco e costretto il presidente Assad a fuggire. Le forze israeliane, secondo le fonti, controllano adesso la cima del Monte Hermon, sul lato siriano del confine, e diverse altre località ritenute essenziali per stabilizzare il controllo dell'area.
Sabato scorso, durante una visita al confine con la Siria, Il capo di stato maggiore israeliano Herzi Halevi aveva affermato che l'esercito sta monitorando le forze ribelli per assicurarsi che «non si dirigano nella nostra direzione».
«Stiamo seguendo molto da vicino ciò che sta accadendo» per «assicurarci che non si confondano e non si dirigano nella nostra direzione», aveva detto Halevi, promettendo in caso di minacce una «risposta difensiva molto, molto forte». Israele, scrive il Nyt, opera segretamente in Siria da molti anni nell'ambito dell'attuale conflitto con Hezbollah, il gruppo militante libanese sostenuto dall'Iran che ha combattuto in Siria a sostegno del governo di Assad, ora deposto.
Biden: «Non permetteremo che l'Isis si ristabilisca in Siria»
Gli Usa non permetteranno all'Isis di ristabilire le proprie capacità in Siria: lo ha detto il presidente Joe Biden parlando alla Casa Bianca. «Siamo consapevoli del fatto che l'isis cercherà di approfittare di qualsiasi vuoto per ristabilire le proprie capacità (in Siria, ndr)...: non lo permetteremo», ha affermato il presidente.
Biden ha poi confermato che ieri «le forze statunitensi hanno condotto decine di attacchi aerei di precisione in Siria, colpendo accampamenti dell'Isis e operatori dell'Isis». Secondo il Pentagono, sono stati effettuati raid aerei contro «oltre 75 obiettivi» legati al cosiddetto Stato islamico nel Paese.