Scuola, continua il concorso per oltre 2mila presidi. Ok dal Consiglio di Stato

Sospesa la sentenza del Tar del Lazio che aveva annullato il reclutamento per 2.425 dirigenti scolastici dopo centinaia di ricorsi sulla legittimità delle prove scritte tenutesi ad ottobre scorso

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di Redazione
12 luglio 2019
11:43

Sono 2.425 dirigenti scolastici che potranno essere reclutati tramite un concorso annullato precedentemente da una sentenza del Tar e che aveva sollevato una bufera nel mondo della scuola, piegato dalla mancanza di capi di istituto e in attesa di nuovi presidi da settembre. Il Miur ha fatto ricorso. E l'appello è stato accolto: la Sesta sezione del Consiglio di Stato ha sospeso, in attesa del merito, la sentenza con la quale il Tar del Lazio aveva annullato il concorso per il reclutamento dei dirigenti scolastici. I candidati promossi, già arrivati agli orali, tirano un sospiro di sollievo. Insoddisfatti i ricorrenti che avevano sollevato dubbi rispetto alla legittimità della prova scritta che si è tenuta a ottobre scorso.

Centinaia i ricorsi

Nel concorso per la selezione di 2.425 dirigenti scolastici sono stati centinaia i ricorsi dei partecipanti che hanno segnalato anomalie nelle sotto-commissioni, prove non tutelate dall'anonimato sino allo scritto rinviato per i candidati sardi causa maltempo. D’altro canto i vincitori, migliaia di persone che hanno rispettato le regole del gioco senza favoritismi, si sono visti annullare un concorso pubblico perché chi lo aveva bandito, il Miur, aveva ammesso il contributo di tre sotto-commissari incompatibili incaricati della valutazione delle prove scritte, secondo le regole scritte dallo stesso Ministero.


Nelle ordinanze si specifica che «a prescindere dal merito delle questioni devolute in appello e da ogni valutazione sull'effettiva portata invalidante dei vizi dedotti (segnatamente dei vizi riscontrati dal primo giudice) deve ritenersi preminente l'interesse pubblico alla tempestiva conclusione della procedura concorsuale, anche tenuto conto della tempistica prevista per la procedura di immissione in ruolo dei candidati vincitori e per l'affidamento degli incarichi di dirigenza scolastica con decorrenza dal primo settembre 2019».

In questo modo si consente al Miur di portare a termine gli orali e di completare il reclutamento. L'udienza pubblica per la decisione definitiva è fissata al 17 ottobre. Il concorso, dunque, va avanti, sebbene sotto la spada di Damocle di giudizi che arriveranno a procedure terminate e a nuovo anno scolastico avviato.

Bussetti: «Bene la sospensiva del Consiglio di Stato»

Soddisfatto il ministro Marco Bussetti: «Bene la sospensiva del Consiglio di Stato. Procederemo ora senza indugio con la pubblicazione della graduatoria e le assunzioni - dichiara - So quanto hanno studiato i vincitori. Ci sono passato: ho fatto anche io questo concorso anni fa. La scuola italiana non può aspettare, ha bisogno di nuovi dirigenti scolastici per guidare i nostri istituti e superare il fenomeno dannoso delle reggenze. Glieli daremo».

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