Il primo cittadino Lepore critica duramente la gestione dell’ordine pubblico e chiede al Ministero dell’Interno di «dare spiegazioni alla città». Mentre il leader della Lega va all’attacco: «Parlerò oggi stesso con Piantedosi»
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Manifestanti bloccati sul ponte Matteotti durante il corteo antifascista a Bologna, 9 novembre 2024. ANSA/MAX CAVALLARI
«Io mi chiedo come sia possibile ancora una volta che Bologna non venga rispettata: domani ci sarà la presidente Meloni in città, ci hanno mandato 300 camicie nere, noi invece vorremmo ancora chiedere i fondi per l'alluvione. I principali ministri del Governo e la presidente del Consiglio sono venuti in tre giorni, e esattamente in mezzo arrivano i Patrioti CasaPound. Non andava gestito così l'ordine pubblico, credo che il Ministero degli Interni su questo debba dare spiegazioni alla città di Bologna». Lo ha detto il sindaco di Bologna Matteo Lepore, dopo i cortei, con gli scontri, di ieri.
«Immagini vergognose e inaccettabili ieri da Milano e Bologna, bisogna chiuderli questi centri sociali occupati dai comunisti e lo chiederò oggi stesso al ministro Piantedosi»: lo ha detto a Bettona (Perugia) il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini durante un incontro con i cittadini in vista delle elezioni regionali in Umbria. «Chiederò una ricognizione di tutti i centri sociali di sinistra occupati abusivamente perché sono covi di delinquenti», ha affermato Salvini.