Il comitato direttivo dell’Anm ha deliberato l’abbandono della cerimonia nel momento in cui prenderà la parola il ministro Nordio
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Sciopero dei magistrati il 27 febbraio contro la riforma della Giustizia. È quanto stabilito dal Consiglio direttivo dell'Associazione nazionale magistrati, riunito oggi a Roma.
Partecipare alle cerimonie di inaugurazione dell'anno giudiziario indossando la toga e una coccarda tricolore e abbandonare l'aula «in forma composta», con toga indosso e Costituzione alla mano, nel momento in cui il ministro della Giustizia Carlo Nordio o un suo rappresentante prenderanno la parola, «salvo ragioni istituzionali lo impediscano». È quanto deliberato dal Comitato direttivo dell'Anm riunito a Roma per protestare contro la riforma della separazione delle carriere.
Tra le iniziative deliberate dal Comitato direttivo centrale dell'Anm anche che i magistrati, prima dell'inizio della cerimonia, si raccolgano all'esterno mostrando cartelli sui quali saranno trascritte frasi tratte da un testo significativo sul valore della Costituzione.
I presidenti delle Ges locali che interverranno alle cerimonie inaugurali, prendendo la parola, daranno lettura di quelle stesse frasi all'inizio dei loro interventi programmati e ne spiegheranno pubblicamente in sintesi il senso, illustrando le ragioni della protesta e della presenza in toga.
È stato inoltre deciso di rimettere al prossimo Comitato direttivo centrale le ulteriori iniziative di protesta e sensibilizzazione.