La Ong francese monitora un indebolimento della libertà di stampa a causa di quello che definisce il «circolo della paura», che coinvolge anche l'Italia
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È un quadro a tinte fosche quello che presenta World Press Freedom Index di Reporter Senza Frontiere per il 2019 in cui decreta l'indebolimento della libertà di stampa nel mondo e anche in Europa, con quello che Rsf definisce il «circolo della paura», che coinvolge da vicino anche l'Italia.
«Il livello di violenza contro i giornalisti è allarmante»
Il Belpaese, nonostante recuperi tre posizioni rispetto all'anno scorso, piazzandosi al 43esimo posto, risente del clima di diffusa ostilità della politica nei confronti dei giornalisti. Rsf cita la proposta del ministro dell'Interno Matteo Salvini di togliere la scorta a Roberto Saviano, tra gli esempi: «un'eventualità inquientante», secondo Rsf, come gli attacchi del M5S.
Secondo Rsf in Italia i giornalisti che indagano su corruzione, mafia e riciclaggio sono in difficoltà e sotto continue minacce, ma dimostrano il loro «coraggio». Paolo Borrometi è sotto scorta 24 ore su 24 e come lui un'altra ventina di colleghi a causa di «serie minacce o tentativi di omicidio da parte della mafia o di gruppi estremisti». «Il livello di violenza contro i giornalisti è allarmante e continua a crescere specialmente in Campania, Calabria, Puglia e Sicilia, come anche a Roma e nelle regioni vicine». Molti giornalisti sono stati «criticati e insultati per il loro lavoro da parte dei politici, in particolare membri del Movimento cinque stelle, che li hanno definiti ‘inutili sciacalli’ o ‘puttane’».