Paura e sangue al London Bridge, 2 morti. L'aggressore jihadista fermato da un altro assassino

Tra i passanti che hanno bloccato il 28enne Usman Khan, autore dell'attentato nel cuore della capitale dell'Inghilterra, anche James Fordin carcere dal 2004 per aver ucciso una ragazza di 21 anni con difficoltà di apprendimento 

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di Redazione
30 novembre 2019
10:06
Foto Ansa
Foto Ansa

Sangue e terrore sul London Bridge, nel cuore di Londra, dove un 28enne, Usman Khan, armato di coltello e con indosso un finto giubbotto esplosivo, è stato ucciso dalla polizia dopo aver ferito diversi passanti. Il bilancio è di due persone uccise e 3 feriti seriamente. Scotland Yard ha fatto sapere che l'episodio viene trattato come un «grave atto di terrorismo». Indicazione confermata in tarda serata con l'emergere del profilo dell'assassino: un ex galeotto legato al terrorismo islamico-radicale e, a quanto riferito da fonti della sicurezza ai media, ben noto alla polizia britannica.

Lo spettro dell’attacco

Lo spettro del terrore è tornato a materializzarsi in un venerdì non qualsiasi, nel pieno dello shopping del Black Friday, fra residenti, turisti e impiegati di una delle aree più vibranti della capitale del Regno Unito. A innescare la furia dell'odio è stato un singolo individuo, scagliatosi, lama alla mano, su chi gli è capitato a tiro su quel ponte. L'allarme è stato dato verso le 14 locali, le 15 in Italia, con l'intervento nel giro di 5 minuti delle prime pattuglie di agenti, mentre dei coraggiosi passanti si erano già lanciati sull'aggressore per fermarlo. Tra questi anche James Ford, in carcere dal 2004 per aver ucciso una ragazza di 21 anni con difficoltà di apprendimento, che al momento dell'attentato si trovava in permesso premio.


 

Il killer era in libertà vigilata

L'attentatore del London Bridge si chiamava invece Usman Khan ed era in libertà vigilata dallo scorso anno, dopo aver scontato sei anni per reati di terrorismo. Il 28enne era stato condannato nel 2012 e rilasciato a dicembre 2018 «su licenza», il che significa che avrebbe dovuto soddisfare determinate condizioni o sarebbe tornato in carcere. Diversi media britannici hanno riferito che indossava un braccialetto elettronico alla caviglia. Prima dell'attacco Khan aveva partecipato ad un evento a Londra ospitato da Learning Together, un'organizzazione con sede a Cambridge che lavora nell'istruzione dei carcerati. L'antiterrorismo britannico afferma che la polizia non sta attivamente cercando altri sospetti.

 

 

 

 

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