L'autorità è intervenuta d'urgenza disponendo lo stop attività per utenti per i quali non sia stata accertata con sicurezza l'età. I genitori della vittima hanno deciso di donare gli organi
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Il Garante per la protezione dei dati personali ha disposto nei confronti di Tik Tok il blocco immediato dell’uso dei dati degli utenti per i quali non sia stata accertata con sicurezza l’età anagrafica. L’Autorità ha deciso di intervenire in via d’urgenza a seguito della terribile vicenda della bambina di 10 anni di Palermo morta per una sfida estrema sul noto social.
Aperte due inchieste
Sul caso, la Procura di Palermo ha avviato, come apprende l'Adnkronos, una serie di verifiche sui media usati dalla piccola vittima. Sono due le inchieste aperte. Una coordinata dal procuratore dei minori Massimo Russo e dal sostituto Paoletta Caltabellotta e l’altra dal procuratore aggiunto della Procura ordinaria Laura Vaccaro, che coordina le indagini sui reati che coinvolgono le cosiddette fasce deboli.
La morte della bambina
La bambina si è legata la cintura dell'accappatoio alla gola, mentre era chiusa in bagno. A trovarla a terra, cianotica, è stata la sorellina che ha subito chiamato il padre. La corsa in ospedale, alle nove di sera. Poi la speranza che si è spenta ieri a mezzogiorno. Quando è stata dichiarata la morte cerebrale della piccola. Ieri sera i genitori hanno deciso di donare gli organi della figlia. La madre è in avanzato stato di gravidanza, in attesa del quarto figlio. Dopo il prelievo degli organi, sul corpo della piccola sarà eseguita l'autopsia come deciso dalla Procura di Palermo.
La posizione del Garante della privacy
«Il Garante già a dicembre aveva contestato a Tik Tok una serie di violazioni: scarsa attenzione alla tutela dei minori; facilità con la quale è aggirabile il divieto, previsto dalla stessa piattaforma, di iscriversi per i minori sotto i 13 anni; poca trasparenza e chiarezza nelle informazioni rese agli utenti; uso di impostazioni predefinite non rispettose della privacy».