È stato individuato oggi pomeriggio, nell'Adige, il corpo della mamma delle due bambine trovate ieri senza vita nella casa accoglienza di Porto San Pancrazio. Le ricerche dei Vigili del fuoco e della Protezione civile erano cominciate subito e, dalla tarda mattina di oggi, erano arrivati anche i sommozzatori dei Vigili del fuoco. Mentre proseguono le indagini della magistratura e della questura, è stata ricostruita la dinamica di quanto successo ieri mattina nella casa partendo dall’intervento dell’operatrice sociale di turno.

«Il ritrovamento del corpo senza vita della mamma è un epilogo al quale eravamo pronti – commenta il sindaco Federico Sboarina -, ma non per questo meno doloroso. Una tragedia dalle proporzioni immani, una vicenda personale che ha comprensibilmente scosso non solo la nostra comunità ma tutto il Paese. In queste ore abbiamo ricostruito assieme al nostro personale quanto successo ieri mattina, per agevolare nel frattempo le indagini. Prima dell’orario scolastico, la donna aveva riferito all’operatrice sociale che le figlie non si sentivano bene e che non sarebbero andate a scuola, chiedendo di lasciarle dormire e di avere un anti influenzale da somministrare. L’operatrice, dopo un po’ che non vedeva nessuno uscire dalla stanza, era entrata per controllare, aveva visto le bimbe a letto e la luce accesa del bagno. Pensando che la mamma fosse nella toilette era uscita, rientrando dopo poco per chiamarla. Non ricevendo alcuna risposta era entrata in bagno, dove non c’era nessuno. Avvicinandosi alle bimbe le ha così trovate senza vita. La finestra era aperta e probabilmente la mamma se ne era andata da lì».

«Un dramma inspiegabile, le ricerche erano proseguite anche nella notte senza sosta e stamattina erano arrivati anche i vigili sommozzatori che, purtroppo, nel giro di poche ore hanno rinvenuto il corpo –prosegue il sindaco -. Le ricerche si sono così fermate, assieme alle decine di persone in campo, dalla Protezione Civile, con i cani, ai droni ed elicotteri dei Vigili del fuoco».