La tempesta atlantica Ciaran pilotata da un profondo ciclone nei pressi delle Isole Britanniche nelle prossime ore sarà in Italia sulle regioni del Nord e su quelle del Centro tirrenico.

Perturbato fino a domenica, poi tornerà l'alta pressione

Si va verso la chiusura delle scuole domani in Veneto a causa dei rischi del maltempo, partendo dalle province più esposte dalla perturbazione, Treviso e Belluno. Lo dice all'ANSA il presidente della Regione, Luca Zaia. La raccomandazione sullo stop agli istituti scolastici, è stata inoltrata dall'unità di crisi regionale convocata stamane da Zaia alle Prefetture di Treviso e Belluno. «Con gli esperti dell'unità di crisi, coordinati dall'assessore Gianpaolo Bottacin - spiega Zaia - stiamo monitorando la situazione costantemente. L'indicazione precauzionale per le scuole potrebbe essere data anche per le province di Vicenza e Verona». 

Nel Levante Ligure prolungata l'allerta arancione

Prolungata, sul Levante Ligure, l'allerta arancione che permarrà fino alle 3 del mattino. L'allerta sarà gialla su Genova fino a mezzanotte. La notizia è stata data dal governatore Giovanni Toti in un briefing tenuto nella sala operativa regionale di Protezione civile assieme all'assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone e ai previsori dell'Arpal. «Non sono stati segnalati eventi importanti - ha detto Toti -. Il che non vuol dire che non ci siano smottamenti e dilavamenti che affronteremo quando l'emergenza sarà passata. Ma il territorio ha tenuto bene per adesso nonostante le abbondanti precipitazioni. Il vento sarà uno dei temi rilevanti della perturbazione. Ci aspettiamo - ha detto - venti importanti». La Diga di Brugneto (che è arrivata a contenere oltre 24 milioni di metri cubi d'acqua, ndr) «è al limite della tracimazione - ha detto Toti -, tracimazione che è controllata e potrebbe rilasciare acqua nel Trebbia. L'unico spicchio di positività è che così ci lasciamo periodi di siccità alle spalle». Toti ha sottolineato che "ci aspettiamo qualche fenomeno in più fino alla serata e poi una coda della perturbazione. Ma stiamo parlando di previsioni. Monitoriamo ora dopo ora, questa sorta di 'guerriglia metereologica' che va a picchiare dove si trovano condizioni più favorevoli e che dà filo da torcere ai previsori".

«Negli ultimi 30 giorni - ha confermato l'assessore alla protezione civile Giampedrone -, sono caduti in media oltre 500 mm di pioggia, in alcune zone sono caduti i 700 mm come in Val d'Aveto, Val Trebbia e Magra Toscano. È un allerta che si prolunga perché il passaggio centrale della perturbazione con piogge e temporali, venti di burrasca e piogge diffuse ce l'aspettiamo nel tardo pomeriggio». La statale di Rezzoaglio, colpita due giorni fa da un'imponente frana, è stata nuovamente chiusa in via temporanea: «quando le condizioni di dilavamento lo consentiranno - ha detto Giampedrone - riapriremo a senso unico alternato mentre per la frana della Scoglina ci vorranno una decina di giorni per una soluzione". Sul mare «è necessario avere grande attenzione - ha ribadito l'assessore -. È prevista una mareggiata importante con onde fino a 6 metri fino al tardo pomeriggio. È necessaria la massima attenzione. Sei metri di proiezione d'onda sono significativi». 

Emilia-Romagna: domani previsti temporali, prorogata l'allerta arancione

È stata prorogata anche per domani l'allerta arancione per maltempo sull'Emilia-Romagna per i temporali previsti. L'allerta riguarda la quasi totalità della Regione, ad eccezione della costa e della pianura romagnola (allerta gialla) e della pianura ferrarese (verde). Le previsioni per domani danno temporali localmente anche di forte intensità, più probabili sulle aree montane centro-orientali, in esaurimento dalle ore serali. Attenzione massima, in particolare, nelle aree montane per le frane, vista anche l'abbondante pioggia caduta nei giorni scorsi. A valle ci sarà la propagazione delle piene con occupazione delle aree golenali, anche se al momento non sono previsti timori per esondazioni. 

In Trentino corsi d'acqua e versanti sotto osservazione

Sono sostanzialmente confermate le previsioni che hanno portato ieri la Protezione civile del Trentino ad emettere un avviso di allerta moderata (arancione) dalle ore 8 di oggi alla mezzanotte di venerdì 3 novembre. Sotto osservazione sono i corsi d'acqua e i versanti per possibili eventi franosi, in arrivo temperature più basse e vento. Il punto della situazione è stato fatto questa mattina presso la caserma dei Vigili del Fuoco del Corpo permanente, dove si è riunita, alla presenza del presidente Maurizio Fugatti, la sala operativa della Provincia autonoma di Trento.

Tra le zone maggiormente interessate dalla perturbazione dovrebbero esserci le Giudicarie e la Valle Rendena. I bacini della Sarca e del Chiese, si prevede, saranno tra quelli maggiormente interessati dagli effetti delle precipitazioni. Ma la situazione dei fiumi è complessivamente tenuta sotto controllo. Sul territorio si stanno superando le prime soglie di attenzione. Per quanto riguarda il livello dell'Adige la situazione sarà condizionata anche dall'evoluzione della perturbazione in Alto Adige.
In previsione della nuova ondata di maltempo la Protezione civile ha già dato disposizioni ai gestori idroelettrici affinché, un po' su tutto il territorio, si possano recuperare i volumi di acqua che le dighe hanno trattenuto in questi giorni.

A Cloz si è verificata una frana e dopo i sopralluoghi effettuati è stata completata l'asportazione degli accumuli con il miglioramento dei drenaggi e la posa di teli impermeabili nella parte alta del dissesto. Gli uffici sono in contatto costante con gli operatori sul posto per monitorare gli sviluppi a seguito delle ulteriori piogge previste. Sul fronte dei trasporti pubblici sono stati predisposti servizi sostitutivi con autobus nell'eventualità che sia necessario interrompere le linee ferroviarie locali.