Il fatto sarebbe accaduto a Forlì a una donna siciliana aggredita verbalmente e fisicamente dai vicini mentre rincasava nel suo appartamento: «Ora ho paura e vivo barricata in casa»
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«Terrona puzzolente, tornatene da dove sei venuta»: sono le accuse razziste urlate contro una donna di Terrasini, Ilde Cascio, 53 anni, che da quattro anni vive e lavora a Forlì e lavora come impiegata amministrativa in una scuola media della città. Secondo il racconto della donna - riportato da Repubblica - a inveirle contro i suoi coinquilini mentre stava rientrando a casa. Il tutto sarebbe scaturito da una discussione per il parcheggio dell’automobile all’interno dello spazio comune in uso ai condomini dello stabile in cui vivono entrambi i nuclei familiari.
«Come ogni giorno stavo rientrando a casa dopo aver trascorso tutta la giornata a scuola — racconta la signora Cascio — Una volta parcheggiata la mia auto, ho sentito la vicina che urlava invocando il mio nome. "Sei entrata correndo e qui ci potevano essere i bambini o i miei cani" gridava. Ma io ho fatto finta di nulla e ho continuato a camminare tentando di raggiungere le scale». La discussione però sarebbe continuata con gli insulti insistenti della vicina. «Non hai capito che tu non hai diritto al parcheggio perché sei in affitto? Morta di fame e terrona puzzolente. Noi siamo proprietari e ne possiamo mettere anche due di macchine» si legge nella denuncia-querela preparata dai legali della donna siciliana che, nei prossimi giorni, sarà depositata in procura.
A quel punto sarebbe intervenuto anche il marito della vicina che avrebbe portato avanti, secondo quanto denunciato ancora dalla signora di Terrasini, una vera e propria aggressione fisica. «Mi ha pestato il piede, mi ha spintonato e mi ha sputato in faccia. Poi mi hanno urlato: “sei una mafiosa terrona. Qui non vi vogliamo, siamo tutti stanchi di te”» .
Ilde vive segregata in casa
Adesso Ilde Cascio, vive segregata in casa per paura che le possa accadere nuovamente qualcosa e vorrebbe cambiare condominio. Purtroppo, però, nessun altro vuole più affittarle un appartamento. «Trovare un’altra abitazione è un’impresa - denuncia la cinquantatreenne - Il proprietario di un appartamento addirittura ha risposto alla mia richiesta dicendomi che a Forlì preferiscono tenere le case chiuse piuttosto che affittarle a noi meridionali. Sono rimasta basita. Al giorno d’oggi non si può avere a che fare ancora con episodi di razzismo. C’è un reale problema di arretratezza culturale».