Quattordici i punti del vademecum consegnato ai 45 poliziotti che opereranno in un istituto penitenziario per migranti a Gjader. Dal non presentarsi con un «approccio di superiorità» al «prestare attenzione a come si parla», ecco le raccomandazioni
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«Evitare di corteggiare le donne albanesi nei vari contesti e in maniera estemporanea. Si tratta di una società più conservatrice, specialmente al nord del paese. L'uomo che sa o vede la propria donna corteggiata da un altro uomo può reagire in malo modo». È una dei quattordici punti del vademecum consegnato ai 45 uomini della polizia penitenziaria italiana prima di partire per Gjader, in Albania, per gestire un istituto penitenziario destinato ospitare un massimo di 20 migranti che dovessero rendersi responsabili di reati durante la permanenza nelle strutture dallo Stato italiano in quel territorio.
Oltre alla Polizia penitenziaria, è previsto l’impiego di un dirigente penitenziario con le funzioni di direttore e di appartenenti alle funzioni centrali .Nel vademecum si spiega ancora che gli albanesi sono «un popolo pudico, quindi nudità o vestiario poco sobrio in pubblico non sono graditi» così come «gli albanesi non amano essere sottovalutati nel senso mai presentarsi con un approccio di superiorità».
«La consumazione del caffè non è al bancone, ma la solo seduti: questa è una tradizione assoluta a cui attenersi», si legge ancora nel vademecum. «Nei ristoranti attenersi a quanto previsto dal menù: richieste di cambi nella formazione del menù non sono graditi ed ingenerano errori e fraintendimenti» e ancora «le pietanze albanesi sono molto speziate». E poi si legge la raccomandazione a «portare prodotti repellenti» perché «la zona di Gjader è fortemente infestata da insetti e zanzare» e ancora «prestare attenzione a come si parla, l'italiano lo conoscono bene quasi tutti gli albanesi».