Aveva 44 anni, lascia due figlie. L’episodio in un cantiere per la ristrutturazione di un immobile privato. I sindacati scrivono al governatore lucano Bardi e chiedono un tavolo in Regione
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Ancora un morto sul lavoro. A Muro Lucano, in provincia di Potenza, un 44enne del posto ha perso oggi la vita in un cantiere per la ristrutturazione di un immobile privato. L'uomo, Felice Ferrara, titolare di un'impresa edile, stava lavorando vicino alla betoniera e secondo le prime informazioni sarebbe rimasto incastrato nella tramoggia.
La dinamica è ancora in fase di accertamento. Vani si sono rivelati i soccorsi da parte del 118. Sulle cause della tragedia sono in corso le indagini da parte dei carabinieri. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco.
Ferrara era sposato e aveva due figlie. In una nota congiunta, Cgil, Cisl e Uil hanno sottolineato che «la prima morte bianca sul lavoro del 2025 in Basilicata deve segnare una svolta per affrontare con urgenza ed efficacia la questione sicurezza in tutti i luoghi di lavoro».
I segretari lucani di Cgil (Fernando Mega), Cisl (Vincenzo Cavallo) e Uil (Vincenzo Tortorelli) hanno inviato una lettera al governatore, Vito Bardi, «chiedendo di farsi promotore di un Tavolo in Regione con la partecipazione di associazioni imprenditoriali, sindacati, Ispettorato del Lavoro, Inail, Inps, Enti Bilaterali dei comparti edilizia, artigianato, agricoltura, rappresentanti di forze dell'ordine».
Nella stessa lettera i dirigenti sindacali hanno chiesto «la convocazione immediata dell'Osservatorio sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, il cui ruolo è cruciale per monitorare, analizzare e proporre soluzioni per migliorare la sicurezza nel sistema produttivo Lucano».