L’azienda olandese era stata criticata per non aver lasciato subito il Paese dopo l’invasione dell’Ucraina. Perde 300 milioni, ma garantirà il lavoro ai 1.800 dipendenti per tre anni
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Dopo vent'anni Heineken ha annunciato il suo ritiro completo dalla Russia e la cessione dei sette birrifici che possiede nel Paese, dove lavorano ben 1800 persone. L’azienda olandese ha spiegato di aver completato la vendita dell'attività al produttore russo di profumi, cosmetici e articoli per la casa Arnest Group. I birrifici della Heineken sono stati venduti a un euro.
L’azienda era stata molto criticata per avere scelto di non lasciare la Russia dopo l’invasione dell’Ucraina del febbraio 2022, come avevano fatto tutte le grandi multinazionali occidentali, anche se aveva già smesso di vendere e produrre il marchio Heineken in Russia.
Oggi annuncia la vendita e una perdita di 300 milioni di euro: «Anche se ci è voluto molto più tempo di quanto sperassimo, questa transazione garantisce il sostentamento dei nostri dipendenti e ci consente di uscire dal Paese in modo responsabile - ha detto l'amministratore delegato Dolf van den Brink - fin dall'inizio abbiamo detto che non miravamo al profitto». Arnest Group ha promesso che tutti i 1800 dipendenti di Heineken avranno il posto assicurato per i prossimi tre anni.