La controffensiva di Kiev si fa sempre più intensa nel territorio russo con l'esercito ucraino che è entrato nel territorio della regione di Kursk. Un'azione che ha mandato su tutte le furie Vladimir Putin che ha ribadito come l'Ucraina riceverà una «degna risposta». Il primo obiettivo nel conflitto è «espellere» l'esercito ucraino dal territorio russo come richiesto dallo stesso Putin. 

Un attacco diretto quello di Kiev che avrebbe conquistato molto terreno in questa fase del conflitto con le autorità locali che ammettono la conquista di 28 località. Intanto Mosca accelera da parte sua l'offensiva nel Donetsk, mentre nella notte sono stati abbattuti 14 droni ucraini su 3 regioni russe.

Le forze ucraine controllano circa 1.000 chilometri quadrati nell'Oblast di Kursk. È quanto il comandante in capo Oleksandr Syrskyi ha riferito al presidente Volodymyr Zelensky nel corso di un colloquio sull'offensiva lanciata il 6 agosto. «Al momento, controlliamo circa 1.000 chilometri quadrati del territorio della Federazione Russa. Le truppe stanno svolgendo i loro compiti. I combattimenti sono in corso lungo tutta la linea del fronte. La situazione è sotto il nostro controllo», ha affermato Syrskyi, secondo quanto riporta il Kiev Independent.

Una situazione che ha mandato su tutte le furie Vladimir Putin inferocito nei confronti del comando russo per il delicato momento del conflitto. Secondo i ben informati a rischiare grosso sarebbe il capo di Stato maggiore Valerij Gerasimov. Lo stesso leader russo solo alcuni giorni fa diceva che i suoi uomini avevano già contenuto l’invasione e stavano respingendo gli ucraini. Una ricostruzione smentita dagli eventi e dai messaggi sul web dai blogger russi: «una colossale bugia».